Marco Melandri convinto che Alvaro Bautista abbia sprecato una grande chance nel Mondiale Superbike 2019 con una Ducati adatta anche le sue caratteristiche.
Marco Melandri ha detto addio alla carriera da pilota, ma non al motociclismo. Infatti, per il 2020 era previsto un ruolo da commentatore delle gare MotoGP su DAZN. A causa del coronavirus la sua nuova avventura potrà partire solo più avanti.
Essendo stato in pista per tanti anni, sarà interessante sentire i suoi giudizi tecnici nei gran premi. Potrà dare spunti di discussione, dopo essere stato lui per molte stagioni oggetto di valutazioni. Una nuova veste che lo stimola.
LEGGI ANCHE -> Fogarty: “Oggi ai piloti Superbike e MotoGP dicono cosa dire”
Melandri avrebbe voluto chiudere meglio la sua carriera nel Mondiale Superbike, ma la Yamaha R1 non si è rivelata adatta a lui. Intervistato da Motorsport.com, si è così espresso sull’argomento: «Pensavo di trovare una moto migliorata rispetto al 2011 e comunque con le stesse caratteristiche. Il motore è rimasto abbastanza simile, ma la ciclistica è completamente cambiata. L’ideale per Yamaha è un pilota alto e pesante. Io ho avuto difficoltà perché c’era tanto carico all’anteriore e un telaio molto rigido. Essendo corto e non riuscendo a mettere peso sulla ruota dietro non avevo mai fiducia. Ero in difficoltà in inserimento in curva, non sentivo la gomma e il limite. Senza fiducia è finita, non puoi essere veloce».
Più adatta a lui sarebbe stata la Ducati Panigale V4 R, che però non ha mai potuto guidare dato che il team Aruba Racing gli preferì Alvaro Bautista: «Credo che quella moto fosse perfetta per il mio modo di guidare. Anche adesso abbiamo visto che i piloti alti non sono adatti. Serve una guida molto pulita e precisa, non aggressiva come quella di Davies. Però i piani di Ducati erano diversi, avevano già fatto altre scelte per una questione economica. Questo mondo è così, ma mi dispiace il modo in cui è stato fatto. Sarebbe bastato dirmi sinceramente in faccia cosa stava succedendo e lo avrei accettato, invece di fingere di voler fare una cosa senza averne la possibilità».
Melandri pensa che Bautista abbia buttato via il titolo mondiale SBK 2019: «Forse sarei andato più piano di Alvaro, ma sicuramente sarei caduto di meno. Con una superiorità come la sua il campionato poteva perderlo solamente lui e così ha fatto. Il fatto che lui sia andato in Honda è un regalo a Rea, perché Alvaro era l’unico il potenziale di poterlo battere».
Chi può impensierire Jonathan Rea? Marco commenta così: «Vedo Razgatlioglu molto veloce con la Yamaha, il suo limite è il bagnato. Può essere quello più aggressivo. Vedremo Lowes. La gara dell’Australia lascia il tempo che trova, perché ci sono spesso gare di gruppo e non è molto veritiera. Redding farà una buona stagione, sarà regolare ma non penso che sarà forte quanto Bautista nel 2019».
Jorge Martin avrebbe meritato di transitare nel team factory della Casa di Borgo Panigale, ma…
Lewis Hamilton è ormai pronto per sbarcare in Ferrari, ma a partire dal 2025 dovrà…
Il mondiale di F1 sbarca a Las Vegas e scoppiano subito le polemiche. La Red…
In top class ci sarà uno stravolgimento naturale dopo la caduta dal trono di Bagnaia.…
Lewis Hamilton sta per lasciare la Mercedes per passare in Ferrari, ma dopo Interlagos ha…
La MotoGP introdurrà una grande novità nel 2025, ma Pecco Bagnaia si è detto subito…