Se all’indomani della sospensione dell’appuntamento di Shanghai il tracciato di Imola si era proposto come possibile sostituto, oggi che la situazione globale è parecchio peggiorata e le gare posticipate non si contano, il celebre autodromo che nel 1994 visse il suo weekend più tragico potrebbe dare vita ad una due settimane di full immersion motoristica in terra nostrana.
In caso le condizioni sanitarie lo dovessero permettere il responsabile dell’impianto Uberto Selvatico Estense ha dato la propria disponibilità ad organizzare una corsa seppur rigorosamente a porte chiuse. “Naturalmente offriremo la pista gratuitamente, e solo in un secondo momento ci occuperemo dei nostri costi magari chiedendo aiuto alla regione visto che non siamo nella condizione di poter pagare la quota di un promotore”, ha spiegato a Motorsport.com il dirigente.
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“Sarà molto più facile senza spettatori. In questo modo non dovremo occuparci delle tribune, delle hospitality per i vip e così via. Sicuramente sarà più economico di un’organizzazione completa”, ha giustamente considerato.
Come noto, la struttura imolese sta cercando ormai da anni di rientrare nel giro del Circus e quella creata dal Covid-19 potrebbe rivelarsi una chance quanto mai ghiotta e soprattutto da non lasciarsi sfuggire.
In termini di date fattibili, la settimana che anticipa il gran premio di Monza sembra essere la più gettonata in modo da limitare gli spostamenti dei team all’interno dell’Italia. Non esclusa neppure quella successiva per lo stesso motivo.
“L’anno scorso abbiamo avuto bel tempo anche in ottobre e nella prima metà di novembre, quindi non abbiamo paura del meteo. Credo che la gente abbia voglia di tornare a Imola. Per noi sarebbe un sogno”, ha concluso Selvatico Estense.
Chiara Rainis