La Ferrari avrebbe a quanto pare già pronto il protocollo per ritornare a lavorare con i propri dipendenti in totale sicurezza.
La Ferrari si prepara alla ripartenza. Per ora ci sono solo i ragazzi dell’area Ricerca e Sviluppo che lavorano in totale sicurezza. All’ingresso è subito possibile sanificare le suole delle scarpe grazie ad un tappeto imbevuto di liquido disinfettante. Dopodiché si segue un percorso obbligato così da garantire sempre la distanza di sicurezza tra un dipendente e l’altro.
Poco prima di entrare all’interno della struttura viene fornita una mascherina ad ogni dipendente, che si deve sottoporre a scansione termica. Qualora una persona superi i limiti di temperatura (37.5) viene fermata all’ingresso e gli viene misurata nuovamente la febbre dopodiché gli viene chiesto di contattare il proprio medico curante o in alternativa può usufruire del medico aziendale.
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Tutto già pronto a Maranello
All’esterno di ogni area vi sono punti di controllo e sanificazione. Una volta all’interno bisogna sottoporsi nuovamente alla misurazione della temperatura inoltre vengono poste domande sullo stato di salute al dipendente.
Viene chiesto se se negli ultimi 5 giorni il lavoratore ha palesato problemi di salute riconducibili al coronavirus. Alcuni dipendenti inoltre possono anche volontariamente, in caso di dubbi, sottoporsi ai controlli del caso grazie al personale sanitario presente in Ferrari.
Qualora un dipendente risulti positivi inoltre, l’azienda gli mette a disposizione un appartamento per poter “sfogare” la malattia lontano dalla famiglia e un controllo medico 24h su 24. La Ferrari garantisce tutti i medicinali del caso e inoltre si è già dotata di 30 bombole d’ossigeno per i casi più gravi. L’azienda prevede il controllo del sangue anche ai familiari e ai fornitori che lavorano all’interno del perimetro dell’azienda. Il Cavallino Rampante si è mossa in anticipo rispetto a tutti tanto che questo protocollo era stato studiato già verso fine gennaio. Inoltre come è già noto la Ferrari ha deciso di prendersi carico degli stipendi dei propri lavoratori senza ricorrere alla cassa integrazione.
Antonio Russo