Il governo olandese vieta gli eventi sportivi, anche a porte chiuse, fino a settembre: un colpo forse fatale per i Gran Premi di Zandvoort e Assen
È scattato martedì in Olanda lo stop del governo a tutti i principali eventi sportivi, anche a porte chiuse, fino al prossimo 1° settembre. Una brutta notizia per il Gran Premio di MotoGP ad Assen, tradizionalmente in calendario per l’ultimo weekend di giugno, che avrebbe dovuto rappresentare il secondo appuntamento della stagione dopo il via attualmente previsto al Sachsenring.
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Ma dopo il rinvio forzato della tappa tedesca, anch’essa bloccata dal decreto del governo della Germania che vieta eventi pubblici fino al prossimo 31 agosto, anche quella olandese a questo punto dovrà fare la stessa fine. Non si potrà fissare una nuova data almeno fino al prossimo autunno.
Lo stop del governo olandese colpisce Assen e Zandvoort
Stessa sorte anche per la gara di Formula 1 di Zandvoort, che si sarebbe dovuta tenere il 3 maggio, ma che ora rischia di non trovare proprio alcun posto nella stagione 2020. “Dovremo capire quali siano le possibilità che ci vengono offerte, ma ora non ritengo probabile che correremo quest’anno”, ha ammesso Jan Lammers, ex pilota e organizzatore della gara, ai microfoni del De Telegraaf. “La situazione è quella che è, almeno c’è chiarezza e io rispetto le valutazioni degli esperti. Ma ai vertici della Formula 1 e della Fia ora aspetta un compito quasi impossibile: quello di mettere insieme una specie di calendario quest’anno”.
L’ipotesi più probabile ora è quella di partire con una tappa a porte chiuse in Austria a inizio luglio, seguita da una o più gare a Silverstone, anch’esse senza spettatori. A Lammers, però, l’idea di correre senza pubblico non piace proprio: “Per noi è impossibile e non vogliamo presentare piani vaghi”, spiega. “Vogliamo svolgere l’evento come previsto e siamo pronti ad attivarlo. Ma è il virus che comanda. Anche Singapore sembrava avere tutto sotto controllo e ora si pente di aver allentato le regole”.