La crisi coronavirus potrebbe indurre multinazionali come la Mercedes o la Red Bull a lasciare la Formula 1: ne è convinto il telecronista russo
I piccoli team di Formula 1 come la Williams non sono gli unici a temere per la propria sopravvivenza a causa della crisi provocata dalla pandemia di coronavirus. Anche i pezzi grossi del massimo campionato a quattro ruote, infatti, rischierebbero di fare la stessa fine, ovvero di sparire del tutto da questo sport.
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A sostenerlo è un osservatore attento come il telecronista russo del Mondiale automobilistico, Alexey Popov. “Purtroppo, credo che i team piccoli non siano gli unici a ritrovarsi in pericolo”, spiega il giornalista ai microfoni di Match Tv. “Perfino Mercedes e Red Bull non possono ritenersi sicuri di sopravvivere a questa situazione. Se dovessero essere costretti a tagliare sotto tutti i fronti, l’automobilismo potrebbe non essere più la loro priorità alla fine”.
I team che potrebbero lasciare la Formula 1
Grandi multinazionali come quella tedesca, nel settore dell’automobile, e quella austriaca, nel settore delle bibite energetiche, potrebbero infatti ritenere opportuna, per far fronte alla crisi economica, la strategia di concentrarsi sul proprio core business, la produzione dei loro prodotti, e abbandonare tutti gli altri impegni extra, come appunto la Formula 1.
Per i piccoli team, al contrario, la situazione sarebbe molto diversa: “Paradossalmente per loro è più semplice, perché è l’unica cosa che possono fare”, prosegue Popov. “Perciò sono in cerca di soluzioni. Ma se guardo alla Williams, loro si trovano davvero in una situazione difficile. Avete visto tutte le proprietà che hanno dovuto ipotecare alla banca e al padre di Nicholas Latifi. Per loro ogni gara persa significa più soldi perduti”.
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