Il leggendario Troy Bayliss non si sbilancia troppo su Scott Redding, ma lo ritiene un pilota da top 5 con Ducati nel campionato mondiale Superbike.
Troy Bayliss è una delle leggende più amate della storia del campionato mondiale Superbike. In particolare, i tifosi della Ducati lo adorano per ciò che è riuscito a fare in carriera.
Tre i titoli mondiali conquistati in SBK, cinquantadue gare vinte e tantissime emozioni regalate agli appassionati. È riuscito anche a togliersi la soddisfazione di ottenere un successo in MotoGP, nel 2006 quando corse da sostituto di Sete Gibernau il gran premio conclusivo a Valencia. In quel giorno divenne ancora più leggendario.
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Bayliss è stato protagonista sul profilo Instagram Ducati della diretta live “Ducati Corse Racing Talk”. A proposito della sua lunga militanza nel motociclismo si è così espresso: “Nella mia carriera ho vissuto tanti momenti belli, come ad esempio quelli delle vittorie. Sicuramente il trionfo in MotoGP nell’ultima gara di Valencia nel 2006 è stato speciale, ma ho goduto di più quell’anno quando ho vinto a Monza. Quella è stata una corsa pazzesca, sono certo che il sorpasso alla prima variante rimarrà nella storia”.
L’ex pilota ha proseguito parlando ancora della sua carriera e del fatto di continuare ad amare il motociclismo: “Credo di aver avuto una bella carriera e di aver sfidato grandissimi piloti nei miei anni. Penso a Edwards, così come Haga. È stato fantastico correre su piste come Monza, un po’ meno invece il Mugello, visto che lì ho spesso faticato. Le moto rappresentano tuttora la mia passione e non è ancora il momento di mettermi a fare il manager. Preferisco vivere la pista come ho fatto al fianco di mio figlio Oli”.
Bayliss nel 2007 è stato protagonista di un episodio negativo, quando a Donington gli venne amputato il dito mignolo della mano destra in seguito a una caduta: “Non posso dimenticarmelo. A fine gara un tifoso mi chiese in regalo il guanto, quindi lo tolsi e rimasi sorpreso nel vedere l’infortunio al dito, dato che lamentavo del dolore, ma non credevo fosse così grave a tal punto da amputarlo. La cosa curiosa è che lo stesso tifoso me l’ha richiesto nuovamente quando poi abbiamo corso a Silverstone”.
Alla leggenda ducatista è stato chiesto pure un parere su Scott Redding, oggi pilota del team Aruba Racing Ducati nel campionato mondiale Superbike: “È uno tosto, duro, che nel BSB ha mostrato il proprio valore dopo l’esperienza in MotoGP. Ritengo che sia troppo presto per esprimere un giudizio dato che è passata una sola gara. Tuttavia, credo che sarà certamente uno di quelli che ha le carte in regola per la top 5”.
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