“A Melbourne era difficile prevedere il futuro, ma ripensandoci ora avremmo potuto gareggiare e farlo in sicurezza”, ha affermato alla CNN. “Il rischio era molto basso e avremmo potuto andare avanti. Il Governo australiano ci aveva dato l’ok, però al contempo permanevano dei punti oscuri, per cui si è scelta la strada della prudenza”.
A detta di tutti i personaggi del paddock l’errore più grave commesso da Liberty Media e soci in quel frangente, è stato quello di tergiversare. Una mancanza di polso e di una linea decisa che ha finito per scatenare malanimi e incomprensioni.
“Giovedì siamo arrivati alla fine dell’incontro che ormai erano le due del mattino. A quel punto la maggior parte aveva votato per proseguire. Siamo andati a letto e ci siamo svegliati quattro ore dopo con la notizia opposta”, ha denunciato il dirigente a proposito della confusione generale di quelle ore.
Chiara Rainis