La Formula E rinnova il contratto con Roma per ospitare un Gran Premio nelle strade della capitale per i prossimi cinque anni, fino al 2025
La tappa in programma lo scorso 4 aprile è stata forzatamente cancellata per colpa della pandemia di coronavirus, ma non sarà l’ultima. La Formula E ha infatti deciso di rinnovare per altri cinque anni l’accordo con Roma per ospitare un ePrix del campionato per monoposto elettriche nelle strade della Capitale.
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L’accordo è stato ratificato nell’udienza del Consiglio comunale capitolino venerdì: ora dovrà essere approvato dal Consiglio mondiale della Federazione internazionale dell’automobile che si riunirà il prossimo 19 giugno. La corsa a Roma è entrata nel calendario della Formula E per la prima volta nel corso della stagione 2017-2018.
Accordo tra Formula E e Roma Capitale
“Roma si conferma un punto di riferimento per la Formula E e capace di attrarre grandi eventi”, ha commentato la sindaca Virginia Raggi. “Quando usciremo dall’emergenza sanitaria, dovremo tornare più forti di prima. La nostra città è pronta a questa sfida e la capitale italiana sarà il simbolo di questa serie fino al 2025. Questo accordo porterà molti investimenti alle aree urbane e renderà la nostra collaborazione molto più forte. Questo è un contratto che offrirà molti benefici ai romani, che ci aiuteranno a ripartire. La nostra città è molto orgogliosa di ospitare l’ePrix, un evento sportivo pionieristico per le sue idee sostenibili e tecnologie innovative”.
Le fa eco il fondatore e presidente della Formula E, Alejandro Agag: “Siamo orgogliosi di annunciare un risultato così importante e l’inizio di una nuova collaborazione a lungo termine. Ringraziamo la sindaca di Roma, Virginia Raggi, e l’intera amministrazione per essere riuscita a realizzarlo. L’Italia è un mercato strategico per noi e siamo determinati a continuare a lavorare con la nazione per garantire l’ulteriore crescita del campionato, in termini di popolarità e competitività. Abbiamo coinvolto alcune delle aziende più importanti del settore per lavorare insieme verso un graduale cambiamento della percezione della modalità elettrica. Un processo che avrà grandi conseguenze a livello globale”.