Stefano Domenicali ha spiegato i problemi che ha dovuto affrontare Binotto nella sua prima stagione da team principal della Ferrari.
Stefano Domenicali negli anni trascorsi in Ferrari ha lasciato un segno indelebile nella storia del Cavallino Rampante. Il dirigente imolese, durante la sua lunga carriera è letteralmente cresciuto all’interno di Maranello scalando l’organigramma della società sino ad diventare team principal della scuderia.
Nel 2014 Domenicali ha rassegnato le proprie dimissioni alla Ferrari dopo una brutta annata e alla fine di quello stesso anno il manager è entrato in Audi dove in breve tempo è diventato presidente e amministratore delegato della Lamborghini. Con la casa di Sant’Agata Bolognese l’ex team principal Ferrari ha ottenuto grandi risultati, tanto che negli ultimi anni si parla sempre con maggiore insistenza di una sua possibile elezione a presidente della FIA dopo l’Era Jean Todt.
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Domenicali: “Schumacher? Mai visto uno così”
Durante un’intervista a Il Corriere della Sera, Stefano Domenicali ha così affermato: “Resto un appassionato di F1, ma rimango dove sono. Ogni volta che si parla di Ferrari le notizie diventano sempre incontrollabili. Penso che Binotto abbia fatto un ottimo lavoro sia come team principal che come direttore tecnico. Ha imparato in fretta dimostrando abilità ed equilibrio. Penso che l’anno scorso abbia impiegato molte delle sue energie a gestire i due piloti”.
L’ex team principal della Rossa ha poi raccontato dei piloti avuti sotto la sua gestione: “Alonso era un computer velocissimo nell’analizzare ogni tipo di strategia. Raikkonen aveva una sorprendente sensibilità. Massa era tenace. Poi c’era Badoer e la sua enorme dedizione per la Ferrari. Infine, ovviamente, c’era Schumacher. Mai visto uno così accanito per i dettagli. Per me, per ciascuno di noi, fu un’avventura molto istruttiva”.
Antonio Russo