Ducati riapre dopo il lockdown: prosegue lo smart working

Ducati riapre le linee di produzione a Borgo Panigale. I reparti che possono lavorare in smart working proseguiranno da remoto.

Ducati (getty images)

Da stamane lo stabilimento Ducati a Borgo Panigale ritorna ad operare. Saranno coinvolti solo una parte di lavoratori, a cominciare dagli addetti all’officina e al montaggio motori e, da martedì 28 aprile, anche gli operai per i montaggi delle moto. Potrà entrare in fabbrica solo chi non potrà lavorare in smart working, gli altri proseguiranno da remoto, come gli addetti all’area commerciale, marketing, logistica, acquisti, finanza e gestione personale.

All’interno dell’azienda tutto viene pianificato nei minimi particolari. Ad esempio in mensa ci sarà solo un posto a sedere ogni quattro sedie. Vige l’obbligo assoluto di utilizzo delle mascherine, indipendentemente dalla distanza. Tutto il protocollo Ducati è il frutto del lavoro di una commissione congiunta fra azienda e RSU che si è formata il 23 febbraio, appena due giorni dopo la scoperta del primo contagiato in Italia. “Siamo pronti per partire, abbiamo lavorato duramente in queste settimane per ridurre al minimo ogni rischio – ha dichiarato Claudio Domenicali, Amministratore Delegato Ducati – nonostante questo dovremo essere estremamente cauti e rigorosi. Il virus è tuttora in circolazione e dobbiamo quindi essere molto attenti per combattere ogni possibile forma di trasmissione”.

Ma non tutto l’apparato Ducati è riaperto. Semaforo verde solo per le linee di produzione, mentre Borgo Panigale ribadisce la sospensione delle visite di Museo, Fabbrica e Fisica in Moto fino a data da destinarsi, così come è vietato l’ingresso in stabilimento a fornitori, dealer, ditte esterne in appalto, e più in generale personale esterno, salvo comprovata ed inderogabile necessità per la continuità delle attività produttive, di sviluppo prodotto e dei servizi generali.

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