La settimana della F1 è cominciata con un importante scossone che potrebbe compromettere i piani di Liberty Media per il 2020.
Il Baffo d’argento del Circus, alias Chase Carey ha voluto subito tranquillizzare tutti, ma il rischio che la stagione che sarebbe dovuta partire lo scorso 15 marzo dall’Australia naufraghi ancora prima di vedere la luce sta crescendo di giorno in giorno.
E’ di stamattina infatti la notizia della cancellazione del GP di Francia che, tramite comunicato ufficiale, ha reso noto di essere già al lavoro per l’edizione 2021. Un colpo, questo, arrivato un po’ a sorpresa visto che Eric Boullier, capo promoter della gara transalpina, si era sempre proclamato possibilista. A pesare sulla decisione definitiva l’ultimo decreto a firma del Presidente Macron che ha prolungato il divieto di assembramenti fino a metà luglio togliendo ogni chance in questo senso al GP, fissato per il 28 giugno.
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Ciò nonostante, come detto, il CEO della F1 continua a predicare ottimismo a suon di dichiarazioni via FIA: “Malgrado l’annuncio di Le Castellet siamo sempre più fiduciosi che si possa iniziare il campionato in estate. Cominceremo in Europa a luglio e correremo lì anche ad agosto e inizio di settembre, con debutto previsto in Austria il 3-5 luglio. Poi a settembre, ottobre e novembre ci sposteremo in Asia, nelle Americhe per finire nel Golfo Persico a dicembre con Bahrain prima di Abu Dhabi, avendo disputato 15-18 round”.
Insomma, da parte dell’imprenditore statunitense una buona dose di sicurezza che tutto, dai mesi caldi in poi, potrà svolgersi se non normalmente, almeno con meno danni del previsto. Intanto, però, sempre nelle ore mattutine di questo lunedì, il circuito di Silverstone ha fatto sapere di essere interessata ad organizzare un doppio weekend di competizioni in stile Spielberg, ma rigorosamente off limits per il pubblico. Certo non il massimo, ma, a questo punto, sposando quella che è diventata una linea comune, meglio a porte chiuse che tutti a casa.
Chiara Rainis