Come molti sportivi anche Hamilton sta accusando psicologicamente l’inattività. In un lungo post Instagram tutta l’angoscia dell’inglese.
Sono sempre più numerosi gli studi che stanno attestando la comparsa di fenomeni depressivi tra gli atleti. L’improvviso stop a ciò che era la loro routine, ma soprattutto l’impossibilità di guardare in prospettiva alla luce di una globale provvisorietà con condizioni e situazioni cangianti in tempi ravvicinati, si stanno rivelando una miscela esplosiva per chi appunto è stato da sempre abituato a replicare azioni uguali a sé stesse e a caricarsi di un senso di invincibilità.
Da anni mattatore della F1, abituato ai riflettori, alla pressione, al successo, al clamore, ai bagni di folla, Ham più degli altri suoi colleghi del Circus sta patendo il silenzio prolungato e lo ha voluto condividere con i suoi seguaci sulle piattaforme sociali.
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“E’ bene comunque guardare al positivo. In questo periodo possiamo riflettere sulla vita, le decisioni, gli obiettivi, le persone vicino a noi, le nostre carriere”, ha aggiunto con spirito filosofico. “Inoltre i cieli nel mondo sono più limpidi e vengono uccisi meno animali perché la domanda di carne è minore. Cerchiamo di non tornare indietro. Usciamo da questa fase con una miglior consapevolezza del pianeta, facendo scelte diverse e cambiando abitudini”, ha quindi rinnovato l’ormai suo noto appello ad un approccio alla vita più consapevole e meno consumistico. “Alla fine di tutto dovremo essere rinvigoriti, più in forma, in salute e concentrati, ma specialmente più gentili, generosi e premurosi nel confronto del mondo e chi lo abita”, l’auspicio conclusivo di Lewis.
Chiara Rainis