La McLaren non molla e attacca di nuovo la Ferrari. Il CEO del team inglese sfida Binotto e chiede i dettagli relativi al patto con la FIA.
La Rossa è perennemente sotto l’occhio del ciclone. Una volta per lo scarso altruismo e la strenua resistenza all’abbassamento della soglia del budget cap da 175 milioni ad almeno 145, un’altra per la questione dell’accordo sottobanco con la Federazione per le presunte irregolarità del propulsore della SF90 dello scorso anno, la scuderia di Maranello continua a far tendere i nervi di un paddock già messo sotto pressione dalla crisi legata all’emergenza Coronavirus.
Protagonista nelle scorse settimane di molteplici bordate ad indirizzo del Cavallino, Zak Brown ha voluto aumentare il carico. In questo caso, ovviamente parliamo della seconda questione calda dei mesi marzo – aprile, ovvero il misterioso patto con i federali.
A questo proposito il manager americano si è aggrappato alle recenti dichiarazioni rilasciate al Guardian dallo stesso boss della Ferrari che definiva impossibile, per “doveri etici”, cedere sul tema della riduzione del tetto di spesa in quanto, per un’azienda come quella di Maranello che si occupa di ricerca, sviluppo e produzione, comporterebbe il licenziamento di numerosi dipendenti.
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“Sono a favore dei doveri etici”, ha replicato pungente il dirigente della McLaren. “Ed esattamente su questa base penso sarebbe bello se Mattia condividesse con noi i dettagli dell’accordo segreto con la FIA che riguardava la presunta violazione delle norme da parte dei loro motori del 2019. Visto che è stato tirato in ballo l’argomento trasparenza,è un buon momento per metterlo in pratica”, ha chiosato ironico.
Una cosa è certa, la penuria di azione in pista non ha placato la vis polemica che da sempre circola in F1. Aspettiamo con ansia la prossima puntata,che siamo convinti non si farà attendere.
Chiara Rainis