MotoGP 20 è finalmente sbarcato sui pc e le console di tutto il mondo. Il racing game di Milestone ad oggi è il migliore della serie prodotta sin qui.
MotoGP 20 è finalmente arrivato. Per gli amanti dei racing game naturalmente stiamo parlando di uno dei giochi più amati del genere e quindi c’era grande attesa su questo titolo. Milestone dal 2018 è passato all’Unreal Engine 4 e dopo qualche comprensibile inciampo sembra proprio che abbia cominciato a percorrere la strada giusta.
La schermata di avvio del gioco ci permette di scegliere tra 5 voci principali: Modalità Veloci, Carriera, Multigiocatore, Direttore di Gara e Modalità Storica. Per ora non ci sono MotoE e Red Bull Rookies Class, che però verranno aggiunte con un aggiornamento gratuito. Come sempre massiccia la presenza delle moto classiche come le vecchie 500 due tempi.
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Manca ancora qualcosa, ma ci siamo
Apprezzabile, come già nei precedenti titoli, le differenze delle varie moto. Il punto di frenata di una Moto3 o il suo ingresso in curva sono lontani anni luce da una MotoGP e passare velocemente da un mezzo a un altro nello spazio di una gara. Finalmente è stata migliorata l’intelligenza artificiale con i piloti che non sono più degli automi perfetti che fanno sempre la stessa traiettoria, ma ogni tanto possono anche andare lunghi.
Su questo ultimo aspetto c’è ancora da lavorare per carità, ma siamo sulla strada giusta sicuramente. Non c’è il meteo dinamico visto che nella realtà in caso di eccessiva pioggia c’è lo stop della gara o il cambio moto quindi la cosa era sicuramente un po’ complicata da fare per un videogame. Il comparto audio è buono, mentre quello grafico fa un balzo in avanti rispetto alle precedenti edizioni. Carini anche i podi a fine gara come sono presenti anche sui giochi di F1. Nel complesso questo, ad oggi, è il miglior MotoGP mai partorito da Milestone. Le uniche pecche sono i pochi contenuti classici e il fatto che i 60 fps si raggiungono solo su PS4 Pro e Xbox One X. Noi però ci sentiamo di dare un bel 8.5 al gioco.
Antonio Russo