Il team manager Maio Meregalli conferma che Yamaha ha obiettivi importanti nel campionato MotoGP. Può ambire a quel titolo che manca dal 2015.
Purtroppo l’emergenza Covid-19 non ci ha permesso di vedere all’opera la MotoGP e di capire i valori in pista. C’era grande curiosità di constatare, ad esempio, la portata dei miglioramenti effettuati dalla Yamaha.
Nei test invernali si sono visti dei miglioramenti nella nuova M1, ma è la gara il momento nel quale viene svelata tutta la verità. È già capitato di vedere andare forte il team di Iwata in inverno e nelle prove, salvo poi non riuscire a vincere alla domenica.
MotoGP 2020, Meregalli crede nel progetto Yamaha
Il team manager Massimo Meregalli in un’intervista a Yamaha Motor Italia ha ribadito i progressi fatti da Yamaha: “Il motore della M1, in una pista come quella di Valencia, è migliorato di 5-6 km/h in termini di velocità. Ma abbiamo migliorato anche trazione ed erogazione e questo ci ha permesso di essere competitivi sia sul passo gara che sul giro secco“.
La squadra ha voglia di stare costantemente nelle prime posizioni a lottare per podi e vittorie: “Quando vince un pilota – spiega – è una bella sensazione. Ti ripaga e ti dà un boost per affrontare la gara successiva. Ci sono delle stagioni dove quasi ti abitui a vincere. E altre dove la vittoria è quasi una liberazione. Soprattutto se viene da un lungo periodo difficile, come quando Vinales ha vinto nel 2018 a Phillip Island“.
Meregalli in questi anni ha avuto modo di conoscere molto bene Valentino Rossi e di apprezzarlo: “Lavorare con Valentino Rossi è molto motivante, ti trasmette la sua passione, la voglia di fare, la voglia di mettersi sempre in gioco e di non mollare mai. Per quanto riguarda la competitività, i test che abbiamo svolto su quattro circuiti diversi ci hanno dato la consapevolezza di poter puntare a vincere. E non vediamo l’ora di poter scendere in pista“.