Gianfranco Pizzuto lancia il progetto di un team italiano in Formula E: si chiama Scuderia-E. Ed ha “forti contatti” con il gruppo Fiat
C’è una nuova squadra pronta a fare il suo ingresso in Formula E a partire dal 2022. Ed è una squadra italiana: si chiama Scuderia-E ed è di proprietà di Gianfranco Pizzuto, fino al novembre scorso dirigente della Jaguar Land Rover Italia, nonché co-fondatore di Fisker Automotive e investitore.
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Ad aver avanzato l’annuncio è stato lo stesso diretto interessato, diramando un’immagine realizzata al computer della possibile livrea della sua vettura, insieme ad una serie di partnership tecniche che culminano con l’azienda di software Imecar Elektronik e con la società turca di Mark Lander, produttrice di batterie.
“Mi piacerebbe far partire da zero un nuovo progetto e perseguire determinate idee per quel che riguarda l’ingegneria elettrica”, ha spiegato Pizzuto al sito specializzato inglese The Race. “Ho un’ampia squadra di ingegneri con buone idee che vogliono metterci in condizione di andare a correre nel 2022. Dal punto di vista tecnico abbiamo tutti gli ingredienti”.
Pizzuto discute con il gruppo Fiat
Il regolamento della Formula E prevede un massimo di dodici squadre, dunque l’eventuale ingresso di un nuovo team potrebbe avvenire solo acquisendo una delle attuali formazioni: ma la Nio 333 e la Dragon Racing si sono già dette disponibili a discutere questa prospettiva.
“Non abbiamo le tasche piene al momento, ma stiamo parlando con partner e contatti per preparare il progetto in vista del 2022”, prosegue Pizzuto. “La crisi attuale non ci aiuta e ci rendiamo conto che le aziende avranno difficoltà ad investire nei motori, ma manteniamo lo sguardo fisso sull’obiettivo perché siamo determinati a realizzarlo”.
L’aspetto più interessante della rivelazione di Pizzuto è il fatto che abbia “forti contatti” con il gruppo Fiat Chrysler, con cui discuterà di possibili partnership in futuro. Una trattativa che si sposa perfettamente con l’intenzione dichiarata dalla Ferrari di guardare ad altri campionati nel caso in cui la Formula 1 introdurrà un tetto ai budget particolarmente severo.