L’ultimo decreto del governo Conte consente la ripresa degli allenamenti agli atleti professionisti. Potrà dunque riaprire pure il Ranch di Valentino Rossi
A partire dal 4 maggio, come ha deciso il governo Conte, le attività in Italia cominceranno gradualmente a riaprire. Una Fase 2 che riguarderà anche il motociclismo, e in particolare la principale icona del mondo delle due ruote nel nostro Paese: Valentino Rossi.
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Dall’inizio della quarantena, infatti, il Dottore è stato costretto a chiudere anche la sua pista di allenamento di casa, il Ranch. Il nove volte campione del mondo ha rispettato puntualmente le regole che prevedono l’isolamento e dunque si è trincerato dentro la sua residenza di Tavullia, senza potersi allenare se non in palestra.
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La prossima settimana riapre il Ranch di Valentino Rossi
Ma dal mese prossimo, come prevede l’ultimo decreto che ha dato il via libera agli allenamenti degli atleti professionisti, anche Vale potrà riaccendere i motori del suo tracciato personale. Sarà possibile per lui riprendere la preparazione anche con i suoi allievi della VR46 Riders Academy, purché ovviamente vengano rispettate scrupolosamente le norme sanitarie, la sicurezza, l’igiene e il distanziamento sociale.
“Il Ranch ormai è chiuso da un mese”, ha confermato Valentino Rossi nella recente video chat organizzata dalla Yamaha. “Speriamo di poterlo riaprire la prossima settimana e riprendere gli allenamenti”. Finora, infatti, l’unico fortunato che ha potuto continuare a girare in pista, per quanto da solo, è stato Jack Miller, che prima dell’inizio della quarantena è volato nella sua Australia.
“Vivere in un posto dove c’è molto spazio, come quello, è un vantaggio”, ha ammesso il numero 46. “Anche in America ci sono alcuni piloti di flat track che hanno potuto continuare ad allenarsi nelle loro piste di motocross in cortile”. Ma tra poco arriverà finalmente il momento di risalire in sella anche per Rossi. Un primo passo, forse, verso il semaforo verde della MotoGP 2020.