La Formula 1 può prendere il via dal 3 al 5 luglio con il Gran Premio d’Austria: c’è il via libera dal governo locale e dalla proprietà della pista
C’è la dichiarazione d’intenti da parte dell’amministratore delegato della Formula 1, Chase Carey. C’è l’ottimismo della proprietà del circuito, la Red Bull. E ora c’è anche il sostegno pubblico del governo nazionale austriaco. Il Gran Premio d’Austria si può fare davvero dal 3 al 5 luglio, aprendo così sul tracciato dello Spielberg la tormentata stagione 2020 della F1.
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La scelta dell’Austria deriva dal fatto che è stata una delle prime nazioni ad allentare le restrizioni, già dalla settimana scorsa. Si tratterebbe, naturalmente, di una gara a porte chiuse, senza spettatori e con un numero di addetti ai lavori ridotto all’osso. Il piano ambizioso è quello di ridurre al minimo il rischio di trasmettere i contagi da coronavirus, sia nel paddock che in occasione dei trasferimenti.
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Per aggirare il periodo di quarantena di due settimane imposto a tutte le persone che intendono entrare nel Paese, e facilitare i viaggi, la Formula 1 dovrebbe fornire tamponi e certificazioni a tutti i suoi addetti. Non sono stati in pochi ad esprimere il loro scetticismo, eppure da parte del ministro austriaco Werner Kogler è arrivata invece una dichiarazione di sostegno.
“Per me è stato importante che venissero seguite tutte le regole e che gli operatori di questa gara ricevessero tutte le informazioni necessarie da parte del ministero della Salute”, ha dichiarato alla televisione austriaca Orf. “Ci sono delle difficoltà, ovviamente, ad esempio il rispetto del distanziamento e i regolamenti per l’ingresso e l’uscita, visto che ad arrivare qui sarà un gruppo piuttosto ampio”.
La Red Bull, che come detto possiede l’impianto di Zeltweg, da parte sua è pronta a “coordinarsi con le richieste del governo austriaco”, spiega il plenipotenziario Helmut Marko. Il “pacchetto” predisposto per il tentativo di tornare a correre prevede “un normale programma di un Gran Premio di Formula 1 e, sette giorni dopo, forse un secondo weekend di gara completo, comprese le gare di contorno come la Formula 2 e la Porsche Cup”. Mancheranno invece i motorhome dei team e i giornalisti: “Sarà un evento assolutamente digitale”.
Dopo il Red Bull Ring, la Formula 1 potrebbe fare tappa a Silverstone e a Budapest: “Credo che l’auspicio di tutti sia quello di poter disputare un campionato del mondo”, conclude Marko. “Se riuscissimo ad organizzare due gare in sicurezza, questo creerebbe un effetto domino anche per le successive, e speriamo di riuscire a disputarne 15 in totale”.
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