Gare storiche di Formula 1 come Spa, Monza e, fuori dall’Europa, Suzuka e San Paolo rischiano di saltare. Ma potrebbe rientrare in calendario Hockenheim
Inizia a circolare, anche se in versione puramente ufficiosa, la prima bozza del calendario 2020 della Formula 1. E, come ci si poteva aspettare, il campionato ai tempi del coronavirus è destinato a subire diversi scossoni. Gli organizzatori della Liberty Media intendono organizzare almeno quindici Gran Premi quest’anno, per rispettare i ricchi contratti con le emittenti televisive: ma, per ora, gli unici punti fermi sembrano quelli di un inizio in Austria e di una successiva tappa a Silverstone.
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Tante, invece, le gare storiche destinate a saltare: nella bozza non figurano Zandvoort, la nostra Monza e nemmeno Spa-Francorchamps. In Belgio, infatti, tutti gli eventi pubblici sono stati proibiti, anche se il promotore della corsa, Vanessa Maes, ha dichiarato al quotidiano La Derniere Heure: “Stiamo ancora discutendo con la Fom e con il governo per organizzare un GP a porte chiuse”.
A grosso rischio anche le gare extra-europee. L’appuntamento di Suzuka in programma il prossimo 11 ottobre sembrava al sicuro, vista la gestione della pandemia in Giappone, eppure gli organizzatori hanno annunciato il “rinvio” della vendita dei biglietti. “La data definitiva della riapertura sarà annunciata più avanti”, hanno chiarito.
Un’altra nazione che traballa è il Brasile: la federazione nazionale automobilistica, la Cba, ha concesso ad ogni regione il potere di decidere se andare avanti o meno con le gare. “La ripresa dei lavori seguirà strettamente le scelte delle autorità locali, nonché le istruzioni del ministero della Salute”, ha dichiarato il presidente federale Waldner Bernardo de Oliveira.
Per tante gare che saltano ce n’è una che potrebbe invece rientrare in pista: il Gran Premio di Germania, originariamente non inserito nel calendario 2020 per l’impossibilità di trovare un accordo finanziario con Liberty. Ma ora Hockenheim potrebbe rientrare dalla finestra: secondo il quotidiano Frankfurter Allgemeine Zeitung, i dirigenti dell’impianto teutonico sono stati recentemente contattati dai boss della F1. E hanno aperto alla possibilità di ospitare il Mondiale, a patto di ricevere garanzie soddisfacenti.
“Sì, siamo sempre in contatto con i rappresentanti”, ha confermato il responsabile Jorn Teske all’agenzia di stampa Sid. “Tutto è possibile, se avrà senso economicamente e rientrerà nella cornice legale. Se vogliono discutere di un’idea del genere concretamente, siamo felici di aiutarli. Chiaramente non siamo l’unico circuito con cui la Formula 1 può parlare, ma non abbiamo intenzione di prenderci rischi economici per loro. Non possiamo permetterci di perdere soldi, specialmente in tempi come questi”.
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