Il ritardo della Ferrari rispetto alla concorrenza potrebbe diventare ancora più pesante in occasione del primo GP a causa di una decisione della FIA.
Pur con tutta la buona volontà del mondo difficilmente in Austria a inizio luglio (sempre se si partirà davvero) la Rossa potrà presentarsi in perfetta forma o comunque a livello delle varie Mercedes e Red Bull.
Anche se non vi è ancora nulla di definito al 100%, sembra ormai scontato che la Federazione Internazionale approverà il ritorno dei cosiddetti token. Due gettoni di sviluppo che di fatto congeleranno l’evoluzione delle altre componenti dell’auto a partire già dal round di apertura del campionato. Secondo la lista diffusa nelle scorse ore, da Spielberg non si potranno modificare telaio, cambio e sospensioni, mentre l’aerodinamica godrà di maggiore libertà.
Una notizia, questa, decisamente negativa per il Cavallino che contava di recuperare in corso d’opera l’evidente deficit palesato durante i test invernali del Montmelo. Al contrario potrebbe iniziare già a stappare lo champagne la scuderia di Stoccarda, inequivocabilmente la più in palla del gruppo. Il blocco delle evoluzioni che perdurerà anche nel 2021 farà sì che chi è in vantaggio resti tale, e chi invece è indietro lo rimanga.
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Dunque, anche qualora il 2020 dovesse essere annullato, nel 2021 le Frecce d’Argento si presenterebbero comunque da favorite e con una probabilità altissima di conquistare il titolo alla fine della campagna.
A questo punto la squadra di Maranello, non appena riaperta la fabbrica, dovrà cercare di individuare le pecche più importanti della SF1000 così da tamponare il più possibile in vista della chiusura totale degli upgrade e provare almeno a lottare per l’obiettivo più plausibile, ovvero un piazzamento sul podio.
Chiara Rainis