Il boss della Red Bull Christian Horner ha svelato i dettagli di come si svolgerà il primo GP della stagione di F1 in Austria.
Almeno per un po’, il Circus per come lo abbiamo conosciuto dovremo dimenticarcelo. Niente più tribune piene, bagni di folla e paddock stracolmi di personale vario nonché di invitati ricconi capaci di sborsare mille euro e oltre per respirare per qualche ora l’aria dei privilegiati. La massima serie a ruote scoperte del 2020 sarà un affare per pochi e il primo esempio dovrebbe arrivarci il prossimo 5 luglio con il round inaugurale di Spielberg. E proprio per farci capire meglio come in linea di massima verrà organizzato l’appuntamento austriaco, è intervenuto il team principal degli energetici.
“I membri al seguito saranno in numero ridotto”, ha affermato a Motorsport.com. “Probabilmente ogni squadra sarà in pista con meno di 80 unità che dovranno viaggiare insieme ed alloggiare nello stesso hotel, senza avere contatti con altre scuderie e senza interagire con la comunità locale”.
Molto probabilmente tutti gli addetti dovranno effettuare il tampone, o prima della partenza, o all’arrivo nel Paese ospitante, ma questo aspetto non è stato ancora chiarito.
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“Ci saranno diverse procedure da rispettare e tutti saremo sottoposti a screening in quanto l’obiettivo principale sarà mettere in campo ogni precauzione possibile per tutelare i lavoratori”, ha aggiunto Horner.
Il 46enne si è poi espresso sull’impegno profuso in questo periodo da Liberty Media per tratteggiare un calendario fattibile ma comunque non penalizzante a livello di competizione.
“Sperano di riuscire ad organizzare 15-18 gran premi. A me pare ambizioso, tuttavia è giusto porsi dei target. Di certo non sarà un’operazione semplice”, ha quindi considerato. “L’idea avanzato è di affrontare tre corse consecutive per disputare più appuntamenti possibile. Personalmente mi auguro non quattro!”, ha concluso.
Chiara Rainis