Status di prima guida, durata del contratto e stipendio: sono ancora molti i punti di distanza tra Vettel e la Ferrari nelle trattative per il rinnovo
L’indiscrezione, trapelata da ambienti vicini a Maranello, ieri è stata ribadita anche dalla Germania, per la precisione dalla filiale locale di Sky. Insomma, sia la Ferrari che Sebastian Vettel, almeno ufficiosamente, confermano il fallimento della prima fase delle trattative per il rinnovo del contratto, in scadenza alla fine di questa stagione.
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La prima offerta avanzata dal Cavallino rampante al suo pilota è stata considerata semplicemente inaccettabile. Troppi, infatti, erano i rospi che il quattro volte iridato sarebbe stato costretto ad ingoiare. Non solo quello più grave di tutti, ma ormai ritenuto inevitabile, ovvero la perdita del ruolo di prima guida designata a favore di un rapporto alla pari con Charles Leclerc, ma anche la durata di un solo anno e uno stipendio più che dimezzato (12 milioni più premi a fronte dei quasi 40 di oggi).
Il possibile compromesso tra Vettel e la Ferrari
Insomma, una serie di passi indietro che Seb ha considerato alla stregua di un metaforico schiaffo. Per ora, dunque, la Ferrari e il teutonico rimangono arroccati nelle loro rispettive posizioni, ma ciò non significa che non si possa effettivamente arrivare ad un compromesso, se entrambi saranno disposti a fare un passo verso la controparte. Questo, almeno, è lo scenario che ipotizza il quotidiano sportivo Tuttosport, notoriamente vicino al gruppo Fiat.
L’ipotesi sarebbe quella che Vettel accettasse un contratto annuale al posto del biennale che desidera, ma in cambio la Rossa facesse uno sforzo sotto il profilo finanziario, allargando i cordoni della borsa e concedendogli uno stipendio un po’ più vicino alle cifre che merita un campione con il suo palmares. Ci vorrà ancora una certa opera di mediazione, che richiederà ulteriori negoziati, ma proprio questa potrebbe essere la chiave per non interrompere il matrimonio sportivo.
L’unica altra alternativa di fronte a Sebastian sarebbe quella di passare ad una squadra di centro gruppo: la Renault, o più probabilmente la McLaren, che dal 2021 sarà motorizzata Mercedes. Un notevole passo indietro sul fronte delle prestazioni, ma che secondo alcuni suoi colleghi rappresenterebbe comunque una sfida stimolante. Non resta che aspettare e vedere l’evoluzione di questa pista, la più calda dell’attuale mercato piloti della Formula 1 in quarantena.
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