Shaun Muir, team principal della squadra ufficiale BMW Motorrad WorldSBK, rivela che la casa di Monaco sta negoziando per dotarsi di almeno una struttura satellite.
Il team BMW Motorrad WorldSBK non ha iniziato come sperava il campionato 2020 in Australia. La Superpole di Tom Sykes aveva forse un po’ illuso.
Il campione mondiale Superbike 2013 in Gara 1 ha chiuso nono, in Superpole Race sesto e in Gara 2 decimo. Peggio è andata al compagno Eugene Laverty, che dopo l’undicesimo posto della prima manche non ha corso le altre due per un infortunio rimediato nel warmup.
Superbike 2020, Muir crede nel progetto BMW
Shaun Muir, team principal del BMW Motorrad WorldSBK Team, è convinto che i risultati arriveranno: “Possiamo arrivare al vertice e puntiamo proprio a questo. Tra il team di sviluppo Motorrad e la nostra squadra abbiamo la sensazione di aver fatto dei passi avanti davvero da gigante e serve soltanto metterli a punto. Non manca molto per arrivare ad avere il pacchetto completo”.
Il dirigente inglese è soddisfatto di avere Sykes e Laverty, due piloti esperti che collaborano bene: “Tom ed Eugene si trovano molto bene insieme. Anche se hanno uno stile di guida diverso ci sono tanti dati e informazioni che vengono condivisi. Una delle cose che ci rende più felici sono i benefici che Eugene ha trovato in termini di configurazione elettronica e di cui può godere anche Tom in alcuni aspetti. C’è un bel passaggio incrociato di informazioni e questo non può che essere positivo per tutta la squadra”.
Per disporre di maggiori informazioni e migliorare lo sviluppo della S 1000 RR sarebbe utile avere una struttura satellite. La casa di Monaco ha solo il team ufficiale, ma si sta già muovendo. Muir stesso lo ha rivelato: “Ci sono trattative in corso con BMW Motorrad a Monaco di Baviera riguardo a possibili squadre clienti. Ovviamente noi daremmo volentieri il nostro benvenuto ad eventuali squadre satellite BMW per darci una mano in termini di sviluppo. Ma al momento so solo che se ne sta parlando”.