Ferrari sempre sotto i riflettori. Nuova polemica sull’ormai noto accordo con la FIA per la presunta irregolarità del motore della SF90
La Rossa non smette di essere bersagliata di critiche. Dopo il boss della Red Bull Christian Horner pronto a pungerla, in tempi molto recenti, sul budget cap con tanto di accusa di opportunismo, si è fatto sentire il sempre tagliente responsabile dell’equipe di Enstone-Viry. A stuzzicare la vis polemica del francese non sarebbe però stata questione del tetto di spesa, bensì l’altro tema caldo ormai diventato un must per i detrattori del Cavallino, ovvero il pubblicizzato accordo sottobanco stretto con la FIA.
Già attivo da questo punto di vista sulla stampa transalpina, Abiteboul ha rincarato la dose parlando direttamente al sito della F1.
“Anche se fa parte del mondo precedente, è qualcosa su cui si dovrà riflettere”, ha puntualizzato come fatto in precedenza per la vicenda Racing Point – Mercedes Rosa. “Vogliamo capire che cosa è successo.
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“Vogliamo comprendere bene quali sono state le preoccupazioni a livello di legalità così da assicurarci che non si presentino problematiche simili”, ha cercato di mitigare imputando l’interessamento al solo contesto sportivo.
Per il 42enne una maggior chiarezza da parte della Federazione farebbe di colpo sbollire tutti gli animi caldi del gruppo, rimasti perplessi, come tutti d’altronde, davanti al comunicato federale che sanciva una strizzatina d’occhio alla Ferrari malgrado la presunta irregolarità del motore della SF90.
“Essendo noi stessi dei produttori di propulsori vorremmo essere certi che le nostre unità non sollevino le medesime domande. La richiesta è semplicemente di avere maggior trasparenza circa le regole e le decisioni prese. Non abbiamo intenzione di cambiare ciò che è stato stabilito. Vogliamo solo saperne di più, così da poter andare avanti”, ha infine precisato il manager.
Chiara Rainis