Dopo aver cercato a lungo sostituti sul mercato, ora la Ducati si trova pressoché costretta a tenersi Andrea Dovizioso (forse non del tutto convinta)
È riesploso l’amore tra la Ducati e Andrea Dovizioso. Che sia per reale convinzione, per calcolo o per necessità. Dopo ben sette anni trascorsi a Borgo Panigale, con la prospettiva di un contratto in scadenza a fine 2020, nel corso della passata stagione il rapporto tra il pilota forlivese e la Rossa si era evidentemente raffreddato.
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In modo più o meno esplicito, i vertici della squadra bolognese avevano fatto capire che, dal loro punto di vista, era da imputare ai piloti, più che ai limiti tecnici della moto, il mancato raggiungimento dell’obiettivo del titolo mondiale. Tanto che si erano iniziati a guardare in giro, rimettendosi sul mercato.
La riscoperta di Dovizioso
Il corteggiamento di Marc Marquez sembrava più un sogno proibito che uno scenario reale. Più concrete le piste che portavano a Fabio Quartararo o a Maverick Vinales, che però sono stati entrambi blindati dalla Yamaha ufficiale prima ancora che la scuderia emiliana potesse tentare un reale affondo. A quel punto, forse per un eccessivo ritardo nelle manovre, di fatto la Ducati si è ritrovata con le spalle al muro.
Ed ecco che il rinnovo di Dovizioso è tornato improvvisamente ad apparire come uno sbocco non più tanto indesiderabile. Desmodovi è l’unico top rider ancora sul mercato, e a sua volta per lui la Rossa rappresenta l’unica squadra di vertice dove potersi accasare per proseguire la sua carriera. Come a voler dare un segnale, i piani alti del team nei giorni scorsi hanno rilasciato numerose interviste a vari organi di stampa, sperticandosi in elogi nei confronti del loro pupillo, ricordando i suoi risultati, o il fatto che, se non fosse stato per Marquez, avrebbe vinto gli ultimi tre titoli mondiali consecutivi.
Ducati senza alternative
Pur con tutti i fondati sospetti che si possa trattare di un matrimonio di convenienza più che di vero affetto, in ogni caso a questo punto l’ipotesi più probabile è che alla fine si giunga al fatidico “sì”. Tutto da decidere, invece, l’identikit del suo futuro compagno di squadra: la posizione di Danilo Petrucci non sembra altrettanto solida, mentre come candidati a prendere il suo posto spuntano Jack Miller, Pecco Bagnaia, Johann Zarco o addirittura Tito Rabat.
Tutti piloti attualmente già nell’orbita Ducati, nelle squadre satelliti. Il futuro della coppia di Borgo Panigale sarà dunque orientato necessariamente in casa. Perché di reali alternative, in effetti, non ne restano in campo più molte.