Davide Brivio ottimista sull’avvio del Motomondiale. E guarda al mondo del calcio come apripista per gli altri sport.
Si guarda finalmente al prossimo Motomondiale con ottimismo, dopo due mesi in cui la stagione sembrava destinata ad essere annullata. Suzuki riparte da buone prestazioni nei test invernali e dal doppio contratto che la lega ad Aleix Espargarò e Joan Mir fino alla fine del 2022.
Le prime due gare si terranno il 19 e 26 luglio a Jerez de la Frontera, a patto che anche le autorità sanitarie del governo spagnolo diano il via libera alle gare del Mondiale. Per far sì che ciò accada, Dorna ha messo insieme un protocollo di sicurezza per scongiurare il rischio di contagio Coronavirus. Continuano serrati i contatti tra i costruttori e gli organizzatori della MotoGP. “Cerchiamo di rimanere in contatto con Dorna, IRTA e anche con le altre squadre. Abbiamo alcuni incontri e ovviamente osserviamo anche ciò che viene deciso in altri sport e paesi. Esistono posizioni e approcci diversi”, riporta Speedweek.com.
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L’ottimismo di Davide Brivio
La ripresa dei campionati di calcio sono un buon segnale di speranza per il mondo dello sport in genere e anche per il motociclismo. “In Germania ricominceranno a giocare questa settimana, ma non è ancora chiaro in Spagna e in Italia. Secondo me, questo è importante anche per noi, perché potrebbe spianare la strada ad altri sport. Certo, dobbiamo sperare che la situazione migliorerà ancora e che avremo anche i permessi appropriati dai governi locali. Perché non è nelle nostre mani. Devi prima consentire a più di 1000 persone di essere nel paddock, quindi nel caso della Spagna il governo locale di Jerez e le autorità nazionali competenti devono dare il via libera”.
Considerando che da qui a luglio mancano ancora due mesi c’è grande fiducia sul via libera al campionato del mondo. “Dobbiamo guardare da vicino la situazione e ovviamente a quei paesi in cui potrebbero aver luogo le gare, come la Spagna, l’Italia o l’Austria. Dobbiamo assicurarci di poter gestire la situazione lì – ha concluso Davide Brivio – e di ottenere le autorizzazioni appropriate dalle autorità”.