Bernie Ecclestone critica la gestione della F1 da parte di Liberty Media, che a suo dire non ha fatto grossi cambiamenti sin qui.
Bernie Ecclestone per anni è stato il patron della F1 gestendo in ogni suo aspetto la categoria e portandola per mano nel nuovo millennio. Il manager britannico è riuscito con grande maestria a vendere il prodotto Formula 1 a tutto il mondo aumentandone di gran lunga fama e ricavi. Negli ultimi anni però ha lasciato il passo a Liberty Media, che ha preso in meno la classe regina del motorsport.
Durante un’intervista a “Il Giornale” Bernie Ecclestone ha raccontato della sua prima gara in F1 nel 1950: “Ero appena un adolescente all’epoca. Per me fu un’esperienza emozionante essere in un circuito e poi correrci pure. Poi c’erano quelle auto italiane, quelle Alfa Romeo che dominarono la gara”.
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Ecclestone: “Binotto è un grande ingegnere, ma non un team principal”
Il britannico ha poi proseguito: “Ho guadagnato tanto con la F1, ma non l’ho fatto per i soldi, per me era come una competizione, più facevo affari vantaggiosi e più mi sentivo meglio. Trovo che il budget cap sia stupido. In F1 ci sono sempre stati team ricchi e team senza soldi. Trovo che Binotto sia un grande ingegnere, ma è diverso dal ruolo di team principal”.
Infine Ecclestone ha così concluso: “Ho sempre pensato che Briatore sarebbe stato la persona giusta per la Ferrari. Se Flavio vede uno bravo lo prende, non so se Mattia farebbe lo stesso lasciando uno dei suoi a casa. Trovo complicato dare un giudizio a Liberty Media, quando hanno preso la F1 avevano detto che c’erano tante cose da cambiare e invece dopo tre anni hanno cambiato solo il logo. Sono curioso di vedere cosa cambieranno in futuro”.
Antonio Russo