Il team principal della Ferrari, Mattia Binotto, commenta la decisione, ufficializzata stamattina, di non rinnovare il contratto di Sebastian Vettel
“Abbiamo preso questa decisione insieme a Sebastian e riteniamo che sia la miglior soluzione per entrambi”. Ci eravamo tanto amati, insomma: questo è il succo delle parole con cui Mattia Binotto congeda ufficialmente Sebastian Vettel, nel comunicato stampa che annuncia che il contratto tra il tedesco e Maranello non sarà rinnovato alla scadenza, al termine di questa stagione.
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Come ha ribadito lo stesso quattro volte iridato, i motivi di questo divorzio ormai annunciato non sono nemmeno da ricondurre all’inaccettabile offerta avanzata dal Cavallino rampante, che avrebbe previsto un accordo a breve termine e dallo stipendio dimezzato, con la garanzia di essere messo da parte per far spazio al nuovo arrivato e talentino emergente Charles Leclerc.
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Semplicemente, le due parti hanno deciso di separarsi consensualmente perché la loro collaborazione era ormai giunta alla fine: “Non è stato un passo facile da compiere, considerato il valore di Sebastian, come pilota e come persona”, conferma Binotto. “Non c’è stato un motivo specifico che ha determinato questa decisione bensì la comune e amichevole constatazione che è arrivato il momento di proseguire il nostro cammino su strade diverse per inseguire i nostri rispettivi obiettivi”.
Non resta ora che tracciare un bilancio, a caldo, di questi anni (a fine 2020 saranno sei) trascorsi da Vettel nella squadra che fu del suo idolo Michael Schumacher. L’ingegnere italo-svizzero ricorda i risultati ottenuti insieme, ma non si può esimere dal sottolineare che il bersaglio grosso, quello di riportare il titolo iridato in Italia, è stato effettivamente fallito.
“Sebastian è già entrato nella storia della Ferrari e nelle cinque stagioni fin qui disputate con noi è salito tre volte sul podio del campionato piloti, contribuendo in maniera decisiva alla costante presenza della squadra tra le prime tre della classifica costruttori”, conclude il boss. “A nome di tutta la Ferrari voglio ringraziarlo per la sua grande professionalità e l’umanità dimostrate in questi cinque anni, nei quali abbiamo condiviso tanti momenti importanti. Insieme non siamo ancora riusciti a vincere un titolo iridato che per lui sarebbe il quinto, ma siamo convinti che in questa anomala stagione 2020 riusciremo a toglierci ancora tante soddisfazioni”.
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