Il Ranch ha riaperto, ma Pecco Bagnaia non ha ancora potuto riprendere gli allenamenti con il suo mentore Valentino Rossi, per colpa della burocrazia
Il Ranch di Valentino Rossi ha riaperto i battenti per la Fase 2 già all’inizio della settimana, consentendo al Dottore e a Franco Morbidelli di tornare finalmente ad allenarsi in moto. Ma tra gli allievi della VR46 Riders Academy ce n’è uno che non ha potuto ancora approfittarne: è Pecco Bagnaia.
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Il torinese della Pramac non ha infatti ricevuto ancora il via libera per utilizzare la struttura privata di Tavullia: non da Rossi, bensì dall’eccessiva miopia delle leggi. “Sono frenato dalla burocrazia”, racconta a Tuttosport. “Abito a Pesaro con la mia fidanzata, ma ho ancora la residenza a Chivasso, quindi non posso allenarmi nelle Marche perché non sono di questa Regione. E la stessa cosa succede ai piloti romagnoli. Un po’ assurdo, ma è così, e rispetto le regole. Bisogna pazientare ancora qualche giorno”.
Bagnaia attende il ritorno in moto
Lo sblocco definitivo dovrebbe arrivare già all’inizio della prossima settimana: “Credo che lunedì ci sarà il via libera per tutti da parte del governo. L’Academy ha la pista di Misano prenotata per il 21. Non vedo l’ora, perché la moto mi manca da morire, al punto che me la sogno di notte. Non ci salgo da inizio marzo, nell’ultimo allenamento al Ranch prima della chiusura per la quarantena, pochi giorni dopo aver dovuto saltare il primo Gran Premio a Losail”.
Persino in questo lungo periodo di isolamento, però, l’accademia di Valentino Rossi non ha chiuso totalmente i battenti: “Anche se da tanto tempo siamo costretti ad essere lontani, l’Academy è rimasta una famiglia anche in quarantena”, prosegue Bagnaia. “Vale ha istituito ‘il punto del giovedì’, con un collegamento su Zoom tra tutti noi: piloti, preparatori, staff. Quello è stato un modo per rimanere in contatto tra di noi, di farci forza. E poi adesso avremo un vantaggio: il Ranch e gli accordi con Misano per la pista. Anche gli altri piloti si allenano, ma noi grazie a Valentino abbiamo una struttura nostra”.
Pecco fa dunque il conto alla rovescia in vista della ripresa dei Gran Premi di MotoGP, previsto per luglio: “Quando potremo andare in pista sarà tutto più facile, ma prima è difficile prevedere cosa succederà. Sono sicuro che faremo un campionato che sarà molto diverso da quelli normali, ma c’è talmente tanta voglia di tornare in pista che non penso ad altro. A me personalmente basterebbe anche un Mondiale di cinque gare, ma fino a quando non sarà vero è dura”.