Rosberg punge l’ex rivale Hamilton: “Sicuro di essere ancora in forma?”

Lewis Hamilton si dice “più in forma” che mai, nonostante il prolungato periodo di inattività dalle corse. Ma Nico Rosberg lo mette in guardia

Lewis Hamilton e Nico Rosberg (Foto Clive Mason/Getty Images)
Lewis Hamilton e Nico Rosberg (Foto Clive Mason/Getty Images)

Lewis Hamilton aveva lanciato la sfida a tutti i suoi rivali solo qualche giorno fa, con il suo consueto tono un po’ sbruffone: “Sono più in forma e più sano che mai”, nonostante la prolungata inattività che toccherà alla fine oltre cinque mesi. Addirittura, a sentire il sei volte campione del mondo, lo stop alle corse sarebbe “quasi una benedizione”.

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Ma è davvero così? A sollevare qualche comprensibile dubbio ci ha pensato uno che Hamilton conosce bene, Nico Rosberg, che fu a lungo suo compagno di squadra in Mercedes e che, al culmine della loro tumultuosa relazione, nel 2016 lo batté nella corsa al titolo iridato, prima di abbandonare definitivamente la Formula 1.

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Rosberg avverte Hamilton sulle conseguenze dell’inattività

Il parere del tedesco è che Hamilton stia “sicuramente facendo tutto quello che può”, è stato il suo commento ai microfoni della televisione teutonica Rtl. “Ma non sono sicuro che si renda conto di quanto il corpo si può degradare in soli cinque mesi, anche in termini di precisione e di abilità di guida”.

Insomma, tutto questo tempo trascorso lontano dall’abitacolo è destinato a farsi sentire, anche per un fuoriclasse come Hamilton. Diversi suoi colleghi hanno messo in luce come la principale difficoltà al ritorno al volante, attualmente fissato a luglio, sarà rappresentata dall’indebolimento della muscolatura del collo, oltre che da un generale “arrugginimento” delle doti di guida.

E Rosberg si dice concorde con questo punto di vista, tanto da lanciare un vero e proprio avvertimento al suo ex vicino di box Hamilton: “Vedo due sfide per i piloti”, ha spiegato. “La prima è quella dei muscoli, specialmente quelli del collo: è impossibile allenarsi in palestra a sopportare sollecitazioni come quelle che si provano in macchina. Ma l’aspetto che considero ancora più complicato è che ora stanno perdendo la perfezione della guida”. Per uno che di guida perfetta se ne intende, come Lewis, forse le conseguenze potrebbero non essere così da sottovalutare…

Hamilton (Getty Images)
Hamilton (Getty Images)
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