Il team principal Mattia Binotto ha confermato che la Ferrari sta valutando la possibilità di correre nella IndyCar Series già dal 2022
Ora è qualcosa di più di una semplice suggestione buttata lì da Mario Andretti, che è allo stesso tempo un’icona delle corse americane e uno storico portacolori della Ferrari. L’ipotesi di portare una Rossa al via della IndyCar Series, il più importante campionato per monoposto di oltre Atlantico, sul tavolo di Maranello c’è veramente.
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Quasi 35 anni dopo, dunque, si potrebbe realizzare quella pazza idea che l’allora boss, nonché fondatore, Enzo Ferrari, ventilò, costruendo una vera e propria vettura per le gare statunitensi, per fare pressione sulla Federazione internazionale dell’automobile, in una delle tante dispute sul regolamento della Formula 1 che l’hanno vista in prima linea nel corso della sua lunga storia.
Una via d’uscita al tetto ai budget
Anche stavolta, dietro alla possibilità di andare a correre in America, si nasconde la conseguenza di un cambio delle regole nella massima serie: in particolare, il Cavallino rampante non ha mandato giù l’abbassamento del tetto ai budget, che costringerà a far fuoriuscire dalla Scuderia di F1 una buona parte dell’attuale staff.
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Ed ecco che, per ricollocarlo, spunta l’eventualità di far correre il glorioso marchio Ferrari in forma ufficiale anche in un’altra categoria: magari proprio a Indy. La conferma è arrivata dal team principal Mattia Binotto in persona, nel corso di un’intervista concessa ai microfoni di Sky Sport Italia.
La conferma ufficiale della Ferrari
“La Ferrari avverte una grande responsabilità sociale nei confronti dei suoi dipendenti”, ha spiegato, “e vogliamo assicurarci che per ciascuno di loro ci sia un posto di lavoro nel futuro. Per questo motivo abbiamo iniziato a valutare programmi alternativi, e confermo che stiamo considerando la IndyCar, che attualmente è una categoria molto diversa dalla nostra, ma è previsto un cambio di regolamento dal 2022. Osserviamo anche il mondo dell’endurance e altre serie. Cercheremo di prendere la decisione migliore”.
Sempre che questa ipotesi non sfumi per l’ennesima volta, nel caso in cui la Fia si decida a venire incontro alle esigenze della Ferrari sul famigerato tetto: “Nelle ultime settimane si è discusso molto di abbassare il budget disponibile per i team di Formula 1”, ha spiegato ancora l’ingegnere italo-svizzero, “ed ora è stata raggiunta una conclusione. Il limite di 175 milioni di dollari che era stato definito e votato sarà abbassato a 145. Alla Ferrari ci stavamo strutturando sulla base del budget approvato l’anno scorso, e l’ulteriore riduzione rappresenta una sfida importante che inevitabilmente porterà a ridurre il nostro staff, la nostra struttura e la nostra organizzazione”.