La Gran Prix Commission ha stabilito “regole straordinarie” in materia di omologazione motori e wildcard.
La Grand Prix Commission ha accolto le richieste di tutti i costruttori per prendere alcune decisioni in vista della situazione emergenziale dovuta al Covid-19. Per limitare le spese è stato deciso che i motori e l’aerodinamica saranno congelati fino al termine del 2021. La Commissione Grand Prix, composta da Carmelo Ezpeleta (Dorna, Presidente), Paul Duparc (FIM), Hervé Poncharal (IRTA) e Takanao Tsubouchi (MSMA), ha preso importanti decisioni in seguito a due incontri a distanza.
E’ stato stabilito che nella stagione 2020, le concessioni possono essere perse ma non acquisite. Ciò significa che i “nuovi arrivati” Aprilia e KTM possono salire alla classifica delle squadre vincenti guadagnando sei punti, ma gli altri quattro costruttori non possono perdere il loro status di “squadre non in concessione”.
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Omologazione dei motori e sospensione wildcard
Tutti i punti di concessione che saranno vinti da Aprilia e KTM durante la stagione 2020 saranno quindi validi per due anni.
Finora l’Aprilia non ha ottenuto neppure un podio, quello della KTM (Valencia 2018, 3 ° posto di Pol Espargaró) è nuovamente scaduto. Il GPC ha rinviato l’omologazione dei motori della MotoGP 2020/21 delle “squadre in concessione” fino al 29 giugno. Una decisione che va incontro alle richieste di Aprilia, ma che non trova pienamente d’accordo KTM. I due team europei devono quindi presentare le loro “specifiche del motore” al direttore tecnico Danny Aldridge entro il 29 giugno.
Inoltre non sono previste wild card per tutta la stagione 2020. Poiché tutti gli eventi di quest’anno si svolgono a porte chiuse e senza spettatori, il numero di partecipanti deve essere ridotto al minimo. Inoltre, l’uso di spazi limitati dovrebbe essere riservato ai conducenti regolari. Le wild card potrebbero tornare per il 2021, ma verrà deciso prima del prossimo campionato.