Lo strappo improvviso tra la Ferrari e Vettel ha acceso le fantasie del paddock. Addirittura per Mark Webber ci sarebbe una cospirazione dietro.
Forse perché è arrivata in periodo di lockdown, forse perché non essendoci attività in pista i movimenti di mercato erano l’ultima cosa che poteva venire in mente, sta di fatto che l’annuncio del divorzio a fine 2020 di quello che avrebbe dovuto essere un binomio vincente in stile era Schumacher e che invece si è tramutato nell’ennesimo fallimento, ha colpo molti di sorpresa.
Malgrado il malessere tra le parti in causa fosse palese da tempo, probabilmente in pochi si immaginavano una conferma della separazione tanto frettolosa e anticipata nelle tempistiche visto che non è neppure partito il campionato.
Tra questi il suo ex compagno di squadra/rivale nel periodo Red Bull il quale ha sentito l’esigenza di esprimere il proprio pensiero su Twitter palesando un sentore di complottismo. Ma non ordito dalla Rossa nei confronti del suo pilota, bensì il contrario.
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Cosa significa questo? In pratica per Aussie Grit Seb avrebbe subito l’influenza di Ecclestone. Come noto tra i due c’è una certa intesa, quindi, secondo il 43enne l’ex Supremo avrebbe offerto in amicizia qualche suggerimento con informazioni di prima mano sul futuro del Circus, relative in particolare al tetto di spesa, che avrebbero accelerato la decisione di chiudere la porta di Maranello considerato che la SF1000 è un progetto mal riuscito e dovrà essere utilizzata pure nel 2021.
“Gli accordi si concludono quando tutti sono annoiati”, ha cinguettato Webber. “Non bisogna sottovalutare da chi Sebastian riceve molti consigli, Bernie. Potrebbe essere stato convinto dal fatto che la vettura rossa non sia stata molto competitiva nel pre-stagione, dalla stabilità dei regolamento e del budget cap?”.
Sicuramente Mark racconta una parte di verità. Sarà dura vedere la Ferrari vincere da qui al 2022, tuttavia il fattore Leclerc non deve essere trascurato…
Chiara Rainis