Jorge Lorenzo ha rivelato che probabilmente senza quella caduta di Assen non si sarebbe ritirato alla fine del 2019 e avrebbe proseguito con un’altra moto.
Dopo l’esperienza negativa a metà con la Ducati Jorge Lorenzo ha deciso di firmare con la Honda. Lì però si è ritrovato a battagliare con dei problemi simili a quelli affrontati a Borgo Panigale che lo hanno costretto poi al ritiro a fine anno.
A pesare sulla scelta dello spagnolo però ci sono stati soprattutto diversi infortuni più o meno gravi. In particolare l’incidente di Assen sembra averlo spinto verso questa decisione così sofferta.
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Lorenzo: “La M1 non è cambiata molto”
Durante un’intervista a DAZN Jorge Lorenzo ha raccontato come ha trovato la sua vecchia/nuova M1: “La Yamaha quest’anno è più potente. Cambia un po’ in frenata, puoi farla scivolare un po’ di più e usare maggiormente il freno motore. La M1 però non è cambiata molto da quando sono andato via, non so se questo è un bene o un male, ma ha ancora lo stesso nucleo di dolcezza con il pilota. Se sto bene è ancora la mia moto”.
Lo spagnolo ha poi raccontato nel dettaglio l’esperienza in HRC: “In Honda non mi sono mai sentito a mio agio con le dimensioni della moto. Era super-piccola e scomoda per le mie gambe. Io le ho più lunghe di Marc. Quando ne ho parlato con gli ingegneri sono rimasti sorpresi. Per me è stato complicato, non mi veniva naturale guidare quella moto. Gli infortuni hanno poi pesato. Forse senza la caduta di Assen sarei rimasto un altro anno con un’altra moto. Se avessero fatto modifiche come alla Ducati chissà, ma ero molto lontano dall’essere competitivo e quindi ho deciso di smettere e godermi la vita”.
Antonio Russo