Bernie Ecclestone fa discutere per una dichiarazione dai toni classisti e fugge impaurito dall’emergenza Coronavirus.
L’ex Supremo del Circus è scappato e adesso si trova in Svizzera. Tranquilli, non è partito di tutta corsa dalla sua casa in Brasile per trasferire in gran segreto ingenti somme di denaro in qualche banca. L’arzillo 89enne se n’è andato per salvarsi la pellaccia.
Troppa la paura per il dilagare dell’epidemia nel Paese sudamericano. Troppa l’ansia di vedere la moglie Fabiana Flosi partorire in una struttura piena di gente ammalata.
“Stiamo andando verso Gstaad nel nostro chalet!”, ha dichiarato all’aeroporto di Zurigo dove è sbarcato con il suo jet privato. “San Paolo è diventato improvvisamente il centro della pandemia. Ci sono morti in mezzo alla strada, i nosocomi sono sovraffollati e il presidente Jair Bolsonaro è completamente sopraffatto. Si sta rendendo conto soltanto ora della gravità della situazione”.
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Insomma, colpito da uno stato di cose allarmante Ecclestone ha preferito darsela a gambe. “Almeno a giugno il nostro bambino non nascerà nel caos con ospedali completamente sovraffollati. Fortunatamente qui non ci sono problemi”.
Malgrado l’agitazione generale zio Bernie non ha tralasciato di seguire le vicende riguardanti la massima serie. In particolare si è espresso sulla notizia calda del momento. La separazione a fine 2020 tra Sebastian Vettel e la Ferrari.
“A mio avviso la Mercedes dovrebbe ingaggiarlo”, ha affermato a F1-insider. “Sarebbe un boost emotivo per i dipendenti, nonché un segnale positivo per il mondo. A livello di pubbliche relazioni l’impatto sarebbe enorme”. Per concludere lo storico patron della F1 ha tirato una frecciata al Cavallino. “La dirigenza non ha mai supportato Seb. Di certo non come avvenne con Schumacher. Non è scoccata quella magia con la squadra e gli italiani come fu con Michael”.
Chiara Rainis