Jonathan Rea racconta un retroscena riguardante il suo mancato passaggio in Ducati. Il cinque volte campione mondiale Superbike poteva guidare la rossa.
Jonathan Rea è di diritto una leggenda del campionato mondiale Superbike, avendo vinto cinque titoli ed essendo anche il detentore del maggior numero di vittorie in gara. L’approdo in Kawasaki nel 2015 ha rappresentato la svolta per la sua carriera.
Con il team di Akashi ha potuto finalmente lottare costantemente per le prime posizioni e dimostrare di poter essere un campione. In Honda non era nelle giuste condizioni tecniche per ambire al titolo, anche se ha comunque messo in evidenza un grande talento. Era comunque riuscito ad andare oltre al valore della sua moto.
LEGGI ANCHE -> Superbike, nuovo serbatoio per la Ducati del team Barni Racing
SBK, Rea poteva passare in Ducati
Ha corso con il team Ten Kate Honda già nel 2008 in Supersport, per poi passare con la stessa squadra in Superbike e correrci fino al 2014. In un’intervista al sito ufficiale WorldSBK ha ricordato così quell’esperienza: «Non è stato difficile come la gente pensa. Ho vinto gare con quella moto in tutte le stagioni in cui ero lì. Quello che mancava era la costanza con quel pacchetto per essere davanti ogni fine settimana. Inoltre, non avevo altre opzioni, se sono onesto».
Rea racconta aveva ricevuto offerte importanti per cambiare, in particolare quella di Ducati: «C’è stato un anno in cui la Yamaha mi ha offerto un contratto e anche BMW, ma non volevo rompere il mio accordo con la Honda. Forse è stato un errore, ma ho accettato di rimanere l’ultima stagione in Honda quando avrei potuto andare in Ducati. Avrei potuto essere davanti. Mi sentivo piuttosto male per la gente di Ducati, perché ero così vicino. Poi sono passato a Kawasaki e oggi lo considero la scelta migliore che abbia mai fatto».
Johnny avrebbe potuto diventare un pilota Ducati, invece poi le cose si sono evolute diversamente. Chissà come sarebbe stato se avesse fatto un’altra scelta. Ormai è tardi per guardare indietro, entrambe le parti sono concentrate sul futuro.