Valentino Rossi ha sottolineato che la ripartenza della MotoGP è fondamentale per il sostentamento dell’intero movimento legato al Motomondiale.
La MotoGP è ancora paralizzata dal coronavirus. Al momento, infatti, non si conosce con precisione la data in cui scatterà il Mondiale, che molto probabilmente sarà monco di alcune gare. In particolare rischia fortemente lo storico Gran Premio del Mugello.
L’unica certezza per l’immediato futuro è che quando si ripartirà lo si farà senza pubblico e con un organico ridotto per tutti i team per permettere una bassa presenza di personale all’interno del paddock. Tralasciando i piloti che guadagnano migliaia e in alcuni casi milioni di euro, ci sono tante persone collegate al movimento MotoGP che vivono con stipendi normali e stanno pagando enormemente questo stop.
Rossi: “Dovremo essere prudenti”
Come riportato da “La Repubblica”, Valentino Rossi in merito alla questione ha così dichiarato: “Secondo me alla fine le gare si faranno. Noi vogliamo correre, è in gioco il futuro del nostro sport. Tutto questo è importante non solo per i piloti, ma anche per i team, gli impiegati nel paddock e gli sponsor. Quest’anno sarà fondamentale correre delle gare. Spero di poter tornare in pista a fine luglio”.
Il Dottore ha poi concluso: “Dovremo essere molto prudenti, rispettare le regole, tenere la mascherina. Non sarà semplice, ma meglio così che non correre proprio. La moto mi è mancata da morire. Mi mancava molto uscire di casa, vedere gli amici. A Uccio e agli altri lo dico sempre che questa quarantena per certi versi ci mancherà perché siamo stati tutto il tempo a mangiare, dormire e non fare niente”.
Antonio Russo