Uno dei due sellini alla Ducati 2021 è destinato a Jack Miller. L’altro è conteso tra Andrea Dovizioso, Danilo Petrucci e, clamorosamente, Andrea Iannone
Il nuovo è l’unica certezza della Ducati 2021: la decisione di promuovere Jack Miller dalla squadra satellite Pramac al team ufficiale è stata ormai presa, si attende a giorni solo l’ufficializzazione della firma. E, con quella, scatterà anche la corsa per assicurarsi l’unico sellino rimanente, quello del suo futuro compagno.
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In pole position, per ovvie ragioni, rimane Andrea Dovizioso. Ma la trattativa con il tre volte vicecampione del mondo è complicata dal braccio di ferro economico: Desmodovi vorrebbe mantenere più o meno l’ingaggio attuale, la Rossa spinge per ridurglielo addirittura del 50%. L’alternativa è quella di confermare il suo attuale vicino di box Danilo Petrucci, che in caso contrario potrebbe restare nell’orbita Ducati, ma per dare l’assalto al Mondiale Superbike. Eppure, nelle ultime ore, è spuntato anche un altro nome, un po’ a sorpresa: quello di Andrea Iannone.
L’ipotesi Iannone per il rientro in Ducati
Il centauro di Vasto, verso il quale nei mesi passati, nel clou del caso del presunto doping che lo ha riguardato, i vertici del marchio bolognese non avevano risparmiato i complimenti e le parole di sostegno, è la vera carta a sorpresa che potrebbe stravolgere il mercato piloti della Casa. Il clamoroso ritorno di fiamma si può fare, come conferma anche il veterano dei manager della MotoGP, Carlo Pernat: “Qualche discorso è stato fatto. Ma è un’ipotesi in caso non andasse in porto la trattativa con Dovi”, ha rivelato ai microfoni del sito specializzato Moto.it.
In questi giorni è insomma in corso una metaforica partita a scacchi: “È la Ducati che ha bisogno di Andrea e non il contrario”, prosegue Pernat. “È normale che ci siano problemi economici, ma offrire, mi risulta, il 50% al pilota che è stato l’anti Marquez per tre anni, non è corretto. Non so se è una strategia portare avanti la discussione del contratto con Dovizioso fino alla sentenza del Tas…”. Già, perché a decidere definitivamente le sorti di Andrea Iannone, fuori o dentro dal Motomondiale, ancora in Aprilia o di ritorno in Ducati, sarà prima di tutto il Tribunale arbitrale sportivo, che deve emettere il suo verdetto, confermando o meno la sua sospensione. “Finché non c’è una sentenza, non si può fare nulla”, chiosa Pernat. Un elemento in più che confonde lo scenario dell’avvenire ducatista.