Nonostante il blocco a causa del coronavirus, Ferrari ha in progetto di girare il sequel di uno dei più grandi film automobilistici di tutti i tempi, “C’était Un Rendez-Vous”.
Anche se non ci sarà nessuna gara di F1 a Monaco questo fine settimana, perché il Gran Premio di Monaco 2020 è stato annullato a causa dei recenti eventi del COVID-19, ci sarà comunque l’urlo di una Ferrari sulle strade di questo circuito sacro. La Ferrari ha in programma di girare il sequel di uno dei più grandi film automobilistici di tutti i tempi, “C’était Un Rendez-Vous“, sul circuito cittadino di Monaco, che rappresenta il primo filmato francese dall’inizio del blocco della pandemia.
Il pilota della Ferrari F1 Charles Leclerc guiderà la nuova supercar ibrida SF90 sul circuito chiuso di Monaco. La SF90 è l’ultima meraviglia ingegneristica della Ferrari e rappresenta il primo prodotto ibrido prodotto in serie del marchio. Vedere Leclerc al volante in una Monaco vuota sarà sicuramente uno spettacolo interessante.
Se non si ha familiarità con il film “C’était Un Rendez-Vous”, è il momento di prendere 8 minuti per vedere questo sensazionale filmato in fondo alla pagina. Il regista Claude Lelouch ha voluto girare un filmato di un viaggio ad alta velocità attraverso Parigi con molti dei famosi punti di riferimento della città. Claude ha chiesto al governo francese di chiudere le strade per poter girare il suo film, ma la sua richiesta è stata respinta. Questo non ha fermato Claude, che ha deciso di girare il suo film iniziando comunque la sua corsa ad alta velocità attraverso la città una mattina presto di agosto, quando molti dei parigini erano in pausa estiva.
Per realizzare questo film, Claude si è avvalso di una cinepresa 35mm al paraurti anteriore della sua Mercedes 450 SEL 6.9. Questo filmato grezzo non stabilizzato cattura un momento unico a Parigi durante un viaggio altamente illegale attraverso la città praticamente deserta. Solo due persone erano a conoscenza della corsa programmata di Claude.
Cosa c’entra Ferrari in tutto questo? Beh, per completare la drammaticità del film, Claude ha doppiato l’audio con i suoni della sua Ferrari 275GTB. Non potendo vedere il soggetto, è facile supporre che si trattasse davvero di una Ferrari che sfrecciava per le strade di Parigi in quella vivace mattinata dell’agosto del 1976.
Siamo ansiosi di vedere questo nuovo film e speriamo che anche con le moderne macchine fotografiche la natura grezza dell’originale risplenda. Quando c’è una Ferrari che attraversa una Monaco chiusa, è difficile rovinare tutto.