Charles Leclerc sostiene che Sainz non è stato ingaggiato dalla Ferrari per fargli da spalla. Ma cosa diceva il monegasco di Vettel nel 2019?
Ai test del Montmelo dello scorso anno si era presentato sostenendo che avrebbe fatto il bravo scolaro, in un angolo ad osservare il maestro Sebastian all’opera e possibilmente a carpirne i segreti. La storia invece ci dice che appena poche settimane dopo, ovvero già nella prima gara in Australia, scalpitava talmente tanto da aver subito provocato tensioni con il compagno e messo in difficoltà il box Ferrari.
Faccia da santarello, in apparenza educato e con stile principesco, il 22enne, che si è costruito la sua immagine proprio calcando su queste doti, ha dimostrando invece di possedere un’anima da diavolo. Sempre con un certo garbo, non fosse per qualche piagnisteo di troppo nei team radio di tutta la stagione, ha fatto sì che attorno a Seb si creasse terra bruciata, così da avere tutte le attenzioni rivolte a sé. L’esito di tale maliziosa strategia è ben noto. Il tedesco ha addirittura voluto divorziare dal team prima ancora dell’avvio della campagna 2020 accettando il rischio di essere sabotato quando si riprenderà a correre. E che dire del messaggio falsamente mieloso pubblicato su Twitter da Charles nel giorno dell’annuncio della clamorosa separazione, in cui ha voluto ringraziare il vicino di garage per l’aiuto e gli insegnamenti.
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Ovviamente, essendo quello il suo imprinting Leclerc si è affrettato ad esaltare le capacità di colui che lo accompagnerà dal 2021. “E’ un pilota molto veloce e di esperienza. Sarà una sfida”, le sue parole di Sainz, che dovrebbe già iniziare a fare gli scongiuri.”Non è stato preso per fare la seconda guida”, ha poi aggiunto il “Predestinato”, con il piglio alla “stai sereno” di Renzi.
A questo punto ci chiediamo, il vincitore dei GP di Belgio e Italia farà affondare il “povero” Carlos come successo con Sebastian, ammaliandolo come parole di stima ed eguaglianza, in soldini facendo buon viso a cattivo gioco?
Chiara Rainis