Valentino Rossi concede una lunga intervista al sito ufficiale della MotoGP, raccontando dalla sua quarantena alle sue aspettative per la stagione 2020
Il motivo principale per cui tutto il mondo del Motomondiale guarda a Valentino Rossi in questi giorni è la scelta sul suo futuro. Deciderà di appendere il casco al chiodo o troverà l’accordo con il team Petronas per la prossima stagione? Mentre si interroga su questo dubbio, però, il Dottore sembra puntare lo sguardo molto più a breve termine. Prima di disegnare l’eventuale prosecuzione della sua carriera, c’è ancora un anno intero da correre. Che il fenomeno di Tavullia non ha alcuna intenzione di disputare da comprimario.
“Il 2020 sarà particolare”, racconta in un’intervista ai microfoni del sito ufficiale della MotoGP. “Prima di tutto ci saranno più o meno la metà delle gare, ma per me la cosa più strana sarà disputare due GP nello stesso circuito. Abbiamo un sacco di limitazioni, nessun fan e poche persone nel paddock. Correre a porte chiuse e senza spettatori sicuramente non sarà una bella cosa, ma la cosa più importante per i piloti e per i team è comunque correre. L’obiettivo? Essere più competitivo dell’anno scorso e lottare per il podio”.
Anche dopo un quarto di secolo di gare e nove titoli iridati in bacheca, infatti, Valentino Rossi è consapevole che ci sono margini di miglioramento. Soprattutto quando si è reduci da un’annata da dimenticare: “I risultati non sono stati quelli che mi aspettavo. Dobbiamo essere più forti e veloci. Apprendere dagli errori, essere più competitivi e avere più feeling con la moto in generale. Vale per tutti. Per me e le persone del mio box”.
Sprazzi di crescita, però, si sono visti, fin dalle ormai lontane prove precampionato invernali: “Sono piuttosto felice di come siano andati, dalla fine della scorsa stagione abbiamo cambiato tanti aspetti tecnici. Ora la moto è migliore, più potente e veloce: se tutta la Yamaha lavorerà sodo al 100% sapranno costruire una moto che sappia vincere”.
Nel frattempo anche il numero 46 ha trascorso i suoi due mesi in quarantena: “La mia vita con il coronavirus è cambiata molto. E quando corri dal 1996, poi la MotoGP ti manca. Ho passato il tempo con la mia fidanzata, i miei gatti e i miei cani. Ho avuto vicino anche mamma Stefania, siamo stati insieme. Un periodo un po’ strano, ma anche bello per noi. Ne ho approfittato per alzarmi tardi la mattina, perché a me piace molto dormire, e per vedere quei film che non avevo avuto modo di guardare in passato. E poi ho passato molte ore al simulatore, giocando a videogame di auto e moto”.
Ma il momento più bello è stato sicuramente quello in cui è tornato in pista, nei giorni scorsi, nella sua Misano in sella ad una Yamaha R1 da Superbike: “Quello che ho provato? Una sensazione fantastica”, chiosa Vale, finalmente con il sorriso.
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