Ducati rivela: “Perché abbiamo scelto Jack Miller”. E Andrea Dovizioso?

Il direttore sportivo della Ducati, Paolo Ciabatti, spiega le ragioni per cui la scelta del nuovo pilota ufficiale, è ricaduta su Jack Miller

Jack Miller e Andrea Dovizioso (Foto Mohd Rasfan/Afp/Getty Images)
Jack Miller e Andrea Dovizioso (Foto Mohd Rasfan/Afp/Getty Images)

Jack Miller si è indubbiamente meritato la promozione al team ufficiale Ducati. Ma lo ha fatto con le sue prestazioni nella passata stagione, in sella alla moto satellite del team Pramac. L’intenzione originaria della Rossa di Borgo Panigale era quella di riconfermare il suo potenziale nelle prime gare di questa stagione, prima di decidere in merito alla sua sorte. Poi, naturalmente, è arrivato il coronavirus a far saltare tutti i piani.

“Jack era già uno dei candidati alla squadra ufficiale l’anno scorso, quando discutevamo il futuro”, ha rivelato il direttore sportivo Paolo Ciabatti ai microfoni del sito ufficiale della MotoGP. “Ovviamente ci dicemmo che volevamo aspettare, se possibile, le prime 4-5 gare della stagione, per valutare la situazione e prendere la miglior decisione possibile. Ma, a causa di questa pandemia, il via del campionato è stato rinviato, e aspettare fino a fine luglio per scegliere un pilota sarebbe stato troppo tardi”. Il bilancio, dunque, come detto, è stato preso sul rendimento del 2019: anno nel quale Danilo Petrucci ha conquistato la sua prima vittoria in MotoGP al Mugello e il sesto posto in classifica contro l’ottavo di Miller. Ma, nella seconda metà, il confronto è stato nettamente sbilanciato a favore dell’australiano: 95 punti contro 55 e quattro podi a zero.

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Jack Miller giovane e veloce

I risultati non sono però stati l’unico fattore che ha pesato sulla decisione della Ducati: “Ovviamente un elemento è stato l’età, perché Jack è ancora giovane, ha solo 25 anni ed è già in MotoGP da cinque”, prosegue Ciabatti. “Inoltre abbiamo assistito ai suoi progressi dell’anno scorso e pensiamo che abbia margine di miglioramento. Perciò alla fine abbiamo deciso che fosse il candidato giusto per portare nuova energia al team ufficiale nel 2021. Le nostre aspettative sono che lui consolidi la sua crescita nel 2020. L’anno scorso è salito sul podio cinque volte: credo che debba migliorare la sua posizione, mostrare una maggior costanza di rendimento, perché è sicuramente molto veloce ma a volte gli manca un po’ di continuità nella seconda parte di gara. E quando sei nella squadra ufficiale, ovviamente devi lottare per il podio e per la vittoria, perché questo è ciò che ci aspettiamo da un nostro pilota”.

Il passaporto australiano, che rimanda ad un passato glorioso per la Ducati, è stato solo la ciliegina sulla torta: “Abbiamo una grande tradizione di piloti australiani che hanno vinto con Ducati”, ammette il ds. “Ovviamente tutti si ricordano di Casey Stoner e Troy Bayliss. Ma questa è una battuta, perché noi guardiamo alla qualità del pilota a prescindere dalla sua nazionalità. Crediamo che Jack sia un grande talento, decisamente uno dei piloti più veloci e aggressivi della MotoGP, e crediamo che possa ancora migliorare in alcune aree e diventare uno dei top rider”.

Ciabatti scommette sul rinnovo di Dovizioso

Resta però ancora un dubbio da sciogliere: chi siederà al suo fianco nel 2021 sulla Ducati ufficiale? Ciabatti chiarisce che la prima scelta rimane Andrea Dovizioso, e si dice fiducioso sulle possibilità di raggiungere un accordo sul rinnovo quanto prima: “Ci vorrà ancora un po’ di tempo, ma la squadra 2021 che noi vorremmo avere è composta da Dovizioso-Miller”, ha aggiunto a Sky Sport. “Mi auguro che tra non molto potremo annunciare anche il rinnovo di Andrea Dovizioso. Sarebbero dieci anni continuativi con una casa, non ricordo che sia mai successo. Quindi anche da questo punto di vista sarebbe un traguardo importante. Credo che Ducati si trovi bene con Andrea e Andrea si trovi bene con Ducati, quindi non vedo ragioni per cui non si possa trovare un accordo”.

Jack Miller sulla Ducati del team Pramac (Foto Mirco Lazzari gp/Getty Images)
Jack Miller sulla Ducati del team Pramac (Foto Mirco Lazzari gp/Getty Images)
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