La MotoGP 2020 non correrà i Gran Premi di Gran Bretagna e d’Australia: il patron della Dorna, Carmelo Ezpeleta, ha confermato la loro cancellazione
I Gran Premi d’Australia e di Gran Bretagna non si correranno nel corso del campionato di MotoGP 2020. Dopo Losail, Assen, Sachsenring e Kymiring, anche Silverstone e Phillip Island si uniscono alla lista di tracciati ufficialmente cancellati da questa stagione del Mondiale a due ruote tormentata dalla pandemia del coronavirus.
“Siamo tristi di dover annunciare la cancellazione di questi eventi iconici”, ha spiegato Carmelo Ezpeleta, amministratore delegato della Dorna, la società che organizza il Motomondiale. “Il motivo è che non abbiamo trovato modo di risolvere i problemi logistici ed operativi che risultano dalla pandemia e dal calendario modificato”.
La MotoGP 2020 non correrà a Silverstone e Phillip Island
A farne le spese sono due tra gli eventi più amati dai tifosi e dagli appassionati: “Silverstone e Phillip Island sono sempre due dei weekend di gara più emozionanti della stagione, sono due piste che non mancano mai di regalarci alcune delle gare più combattute del campionato. A nome della Dorna, vorrei estendere ancora una volta il mio ringraziamento ai fan per la loro comprensione e pazienza, mentre attendiamo che la situazione migliori. Non vediamo l’ora di ritornare a Silverstone e Phillip Island l’anno prossimo per assistere a nuove incredibili battaglie”.
Ad oggi nel calendario della MotoGP 2020, di cui ieri è circolata l’ultima bozza, sono previste tra le dieci e le dodici gare in Europa, comprese alcune doppiette sulla stessa pista in weekend consecutivi. La tappa inaugurale proposta per il 19 luglio a Jerez, a porte chiuse, è ancora in attesa di approvazione da parte del governo spagnolo. Resta tuttora da valutare la possibilità di compiere trasferte al di fuori del vecchio Continente, sulla base delle restrizioni agli ingressi di cittadini stranieri e della possibilità di ospitare o meno gli spettatori sulle tribune.
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