Già al tramonto la proposta di invertire la griglia di partenza nella seconda gara austriaca. La Mercedes non ci sta.
Il rischio di dover vedere Lewis Hamilton e Valtteri Bottas scattare dall’ultima fila l’ha messa subito in allarme e così la scuderia di Stoccarda si è fatta sentire non appena l’idea di dare vita ad una Sprint Race a schieramento al reverse è stata lanciata.
Già negli anni scorsi si era fatta largo questa possibilità, ma dopo aver fatto delle simulazioni i team erano convenuti che non fosse il caso. Ora però a causa dell’esigenza di disputare due weekend sullo stesso tracciato a causa delle conseguenze dell’emergenza sanitaria da Coronavirus è stata nuovamente avanzata per inserire un elemento di diversità e d’interesse così da non replicare in maniera identica ciò che vedremo in Austria il 5 e il 12 luglio-
Venerdì scorso Liberty Media, i vertici delle scuderie e la FIA ne hanno discusso in videoconferenza, ma a quanto pare l’equipe tedesca avrebbe fatto sapere che quando ci sarà da votare si opporrà alla sua introduzione.
Ma che cosa prevede il GP Sprint? Un po’ sulla scia di quanto accade in SBK nel secondo fine settimana, la sessione di qualifica sarebbe sostituita da 30 minuti di ruotate con ordine di start stabilito in base alla classifica iridata dall’ultimo al primo.
La Mercedes comunque non è l’unica realtà ad aver mostrato scetticismo. Altre equipe hanno dichiarato di voler prima rifletterci e valutare i pro e contro della questione. Per la verità il tempo per pensare non sarà molto. Mercoledì prossimo è stato fissato un meeeting dello Sporting Working Group della F1 per discutere dei dettagli.
Circa le ragioni che hanno portato le Frecce d’Argento ad opporsi a tale introduzione non è difficile arrivarci. Alla luce delle ultime stagioni e di quanto dimostrato nei test invernali del Montmelo scattare dal fondo potrebbe rivelarsi un handicap non da poco nel fine settimana inaugurale del campionato.
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