La Formula 1 rispolvera una vecchia proposta per il Mondiale 2020: quella della gara sprint al posto delle qualifiche al sabato per i GP ripetuti
Lo spegnimento del primo semaforo della stagione è finalmente vicino. Il 5 luglio prossimo inizierà questo tormentato campionato del mondo 2020 di Formula 1, dall’Austria, dove poi si correrà nuovamente una settimana dopo, il 12 luglio. Il 19 tappa a Budapest, in Ungheria, poi un’altra doppietta in Gran Bretagna, a Silverstone (2 e 9 agosto). Seguiranno i Gran Premi di Spagna (16 agosto), Belgio (30 agosto) e Italia (6 settembre).
Almeno due circuiti, stando alla bozza di calendario attuale, dovranno dunque ospitare due weekend di gara a distanza di sette giorni. Il rischio è dunque quello che, a parità di vetture, di piloti e di pista, la seconda corsa si trasformi in una sorta di fotocopia della prima, a tutto svantaggio dello spettacolo e dei colpi di scena. Per ovviare a questo problema l’organizzazione della massima serie a quattro ruote ha rispolverato un’ipotesi innovativa, già valutata e scartata in passato: quella della gara sprint.
In altre parole, solo nei secondi GP ripetuti sui medesimi tracciati, la griglia di partenza non sarebbe più stabilita dalle tradizionali qualifiche, ma da una piccola manche di durata più breve, in cui i piloti partirebbero in ordine inverso rispetto alla classifica di campionato. In questo modo i top driver, da Lewis Hamilton a Charles Leclerc, da Max Verstappen a Sebastian Vettel, si ritroverebbero a scattare dal fondo dello schieramento e sarebbero costretti a prodursi in rimonte entusiasmanti per guadagnarsi una piazzola nelle prime file alla domenica.
Un format sicuramente nuovo, nella storia della Formula 1, che secondo i puristi potrebbe snaturare il dna del Mondiale, ma che è già stato sperimentato con successo nelle categorie minori: sia in F2 che in F3, infatti, i primi otto classificati di gara-1 vengono invertiti sulla griglia di partenza di gara-2. I dettagli restano ancora da definire: ad esempio la durata di questa corsa sprint, che non potrebbe stressare troppo i tre motori concessi per l’intero campionato.
Ma una buona parte delle scuderie sembra disposta a concedere il suo ok a questa rivoluzione fortemente caldeggiata dal responsabile sportivo Ross Brawn già da mesi. Da regolamento, però, per un cambio del genere occorre l’unanimità dei team, e stando a quanto rivela il sito specializzato inglese The Race ce ne sarebbe invece uno che, almeno al momento, si è messo di traverso. O questa fantomatica squadra dissidente cambierà idea, oppure bisognerà inventarsi una soluzione alternativa.
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