Hamilton sul caso Floyd è una furia contro i colleghi: “Nessuno parla”

Lewis Hamilton si è scagliato attraverso Instagram ferocemente contro i suoi colleghi per l’indifferenza mostrata dinanzi al caso Floyd.

Lewis Hamilton (Getty Images)
Lewis Hamilton (Getty Images)

Lewis Hamilton durante la sua lunga carriera ha vissuto diversi momenti complicati a causa del colore della propria pelle. In particolare da bambino non è stato facile per lui affermarsi in un mondo predominato da bianchi, ma c’è riuscito perché fortunatamente la velocità e il talento non sono razzisti e davanti a tanta bravura anche chi lo screditava gratuitamente a causa del colore della pelle si è dovuto zittire.

Lewis Hamilton (Instagram)
Lewis Hamilton (Instagram)

Con l’arrivo in F1 naturalmente le cose sono cambiate. Nel paddock, anche se c’è obiettivamente una predominanza di bianchi netta, l’intelligenza delle persone che lo compongono ha portato a non vedere mai atti di razzismo. Hamilton poi da parte sua ha sfruttato la propria notorietà più volte per perorare cause importanti in tal senso.

Hamilton: “So chi sei e ti vedo”

Da qualche giorno in America è scoppiato il caos più totale dopo che un poliziotto ha praticamente ucciso in pubblico George Floyd. Sinora però nessuno in F1 ha messo post contro questa situazione, proprio per questo Hamilton ha deciso di dire la sua sul suo Instagram attaccando i colleghi che si sono trincerati dietro un inspiegabile silenzio: “Vedo quelli di voi che sono in silenzio, alcuni di voi sono le star più grandi, ma restano silenziosi in mezzo all’ingiustizia. Non vi è alcun segnale da parte di nessuno nel mio settore. Certo il mio sport è dominato dal bianco”.

Il britannico ha poi proseguito: “Io sono una delle poche persone di colore qui e sono tutto solo. Pensavo che qualcuno dopo aver visto ciò che era accaduto avrebbe detto qualcosa al riguardo, ma nessuno è accanto a noi. Io so chi sei e ti vedo”.

Antonio Russo

F1 - Lewis Hamilton (Getty Images)
F1 – Lewis Hamilton (Getty Images)
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