L’ex campione Suzuki Kevin Schwantz ritiene che il binomio Alex Rins + Suzuki possa puntare al titolo mondiale.
Kevin Schwantz rappresenta il passato glorioso della Suzuki, Alex Rins, leader della Suzuki presente e del futuro, dopo le due vittorie conquistate nella stagione scorsa. Il passto e il presente della casa di Hamamatsu si sono ritrovati a dialogare in una diretta live per il canale ufficiale Motogp.com.
Si è discusso dei recenti progressi della GSX-RR 2020, soprattutto all’indomani dei test invernali. “Non è così facile dirlo perché abbiamo avuto solo due test su due piste, Malesia e Qatar”, ha detto Alex Rins. “Per me, il motore che abbiamo scelto era buono su queste piste. Mancano ancora informazioni sugli altri tracciati, ma la sensazione è stata buona. Penso che sia positivo per noi. Suzuki ha fatto un buon lavoro per guadagnare un paio di decimi dal pacchetto”.
Una stagione imprevedibile
Quando si tratta di allestire una moto vincente, il campione del mondo del 1993 vede un aspetto cruciale: “Sta tutto nella comunicazione tra Alex, il suo capo equipaggio e gli ingegneri giapponesi”, ha detto Kevin Schwantz. “Perché gli ingegneri in Giappone devono guidare lo sviluppo e basarsi sulle idee che il pilota dà al capo dell’equipaggio. Avevo un nuovo capo equipaggio, Stuart Shenton, nel 1992, ed è stata la mia peggior stagione in assoluto per i GP. Ma tutto il duro lavoro e le prove che abbiamo fatto nel 1992 ci hanno assicurato di iniziare la stagione nel 1993 con una moto che era davvero buona e quasi ovunque. Abbiamo ancora lottato su alcuni tracciati, ma quella di adesso è divenuta una moto vincente”.
Il 55enne texano guarda con fiducia al binomio Suzuki + Alex Rins e i risultati ottenuti l’anno scorso sono una chiara premonizione, con le vittorie ottenute ad Austin e Silverstone. “Credo che Alex abbia la possibilità di essere al top in ogni GP. Con questa coerenza possono succedere molte cose. Ci sono molti errori che puoi fare o evitare. Devi mantenere la testa libera ogni fine settimana”, ha avvertito Schwantz. Soprattutto in una stagione sui generis, che dovrebbe prendere il via in piena estate a Jerez. “Potrebbe essere più facile per i principianti o per qualcuno che ha più problemi a trovare il giusto set-up… Dobbiamo dare il 100 percento, la Suzuki funziona bene, ma dobbiamo vedere dove sono le altre moto, perché ad esempio nel test del Qatar la Honda ha avuto alcune difficoltà e la Ducati non era ai massimi livelli. Vedremo”.