Jorge Lorenzo ammette che il suo rientro alle gare non è più così impossibile. Ed è lui il candidato favorito a sostituire Valentino Rossi in caso di ritiro
In pochi mesi può cambiare davvero tutto. Lo abbiamo visto con la pandemia di coronavirus che ha bloccato l’intero mondo. Lo abbiamo visto con lo stop alle gare che ha congelato la MotoGP e modificato l’intero volto del campionato 2020. E, più in piccolo, lo intravediamo oggi nelle parole di Jorge Lorenzo.
Il 17 novembre dell’anno scorso, Por Fuera annunciava la sua intenzione di appendere il casco al chiodo. Già il 18 marzo, il suo ritiro veniva menzionato come “definitivo al 98%”. Ed evidentemente, con il passare delle settimane, quella percentuale del due per cento che aveva lasciato come spiraglio per un suo eventuale ritorno alle gare a tempo pieno dev’essere lievitata.
Il rientro di Lorenzo non è impossibile
Oggi, infatti, nell’ultima intervista in ordine di tempo concessa al sito ufficiale della MotoGP, le parole del campione maiorchino sono ben diverse: “Nessuno mi ha chiamato per correre, non so cosa possa accadere se lo facessero”. Insomma, più che convinto di non ricominciare la sua carriera da pilota professionista, Lorenzo pare piuttosto in attesa di un’offerta interessante.
“Se non arriverà, sarò comunque felice”, prosegue. “Se mi chiameranno, ascolterò. E, se mi verrà in mente questa possibilità, la potrei cogliere solo per provare a vincere un titolo”. Se gli verrà proposta una moto veramente competitiva, quindi, non dovrebbe essere molto difficile spingere il cinque volte iridato a mettere la firma su un nuovo contratto.
Se Valentino Rossi si ritira, c’è Jorge
E il bello è che questa proposta potrebbe effettivamente concretizzarsi, visto che secondo le ultime indiscrezioni di mercato che circolano tra gli addetti ai lavori sarebbe proprio il suo il nome più gettonato dalla Yamaha per il posto disponibile nel team Petronas, qualora Valentino Rossi decidesse a sua volta per il ritiro.
Rossi e Lorenzo ancora una volta rivali, quindi, per lo stesso sellino nella squadra satellite di Iwata. Con il paradosso che l’abbandono dell’uno potrebbe significare il rientro nelle corse per l’altro. Chissà come andrà a finire…
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