Valentino Rossi: “Vi spiego perché facevo quelle scenette”

Valentino Rossi ha spiegato il motivo che in passato lo ha spinto a fare tutte quelle gag e scenette divertenti alla fine di ogni gara vincente.

Valentino Rossi in versione Dottore (Getty Images)
Valentino Rossi in versione Dottore (Getty Images)

Valentino Rossi negli anni si è reso celebre per le sue tante scenette. Il Dottore, infatti, si è reso spesso protagonista di alcune simpatiche gag organizzate con il proprio fan club, che hanno fatto il giro del mondo e hanno reso in un certo senso la MotoGP più popolare.

Tra le scenette più famose si ricordano: La Rapida di Malesia 2004, quando fece finta di pulire la pista, i vigili che lo fermarono al Mugello nel 2002, lo stop al bagno a Jerez nel 1999, il finto sponsor della polleria Osvaldo a Barcellona nel 1998 e ancora la famosa bambola gonfiabile nel 1997.

Valentino Rossi: “Sono arrivato alle nonne e ai bambini”

Durante il programma “Non mollare mai” intervistato da Alex Zanardi Valentino Rossi ha così raccontato: “Quelle scenette che facevo dopo le vittorie erano delle stupidaggini, che però hanno fatto conoscere alle persone il motociclismo. Con quelle cose la MotoGP è arrivata alle nonne, ai bambini o a tanta gente che non lo seguiva, quindi è stato bello”.

Il Dottore ha poi continuato: “Le scenette che facevo venivano bene perché erano naturali. Quelle cose io le facevo anche per togliere un po’ di quel prendersi sul serio che spesso c’è negli sport al top. Era per fare una cosa frizzante, un po’ più leggera, per farci una risata e questo alla gente è piaciuto moltissimo”. Spesso, soprattutto in giovane età, il rider di Tavullia è stato anche attaccato per le sue gag, mentre negli ultimi anni, crescendo, ha deciso di ridurle sempre di più.

Antonio Russo

Valentino Rossi scherza con un'ombrellina (Getty Images)
Valentino Rossi scherza con un’ombrellina (Getty Images)
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