Per convincerlo a firmare per il 2021, la Renault offrirebbe a Fernando Alonso un ruolo da team manager quando terminerà la sua carriera da pilota
La voglia di tornare in Formula 1 c’è. La spinta a dimostrare di essere ancora uno dei piloti da battere, benché a 38 anni suonati, pure. La sensazione di poter ancora dare molto al massimo campionato automobilistico, anche. Ma c’è ben altro che la Renault deve fare per convincere definitivamente Fernando Alonso a firmare un contratto per il 2021.
Almeno sulla carta, il ritorno di fiamma si può fare. La Casa francese metterebbe a segno un colpo di mercato non indifferente, riportando sotto la sua ala protettrice il campione che le portò i suoi primi (e finora unici) due titoli iridato nella storia, un nome a tutt’oggi ancora molto seguito in tutto il mondo.
Per Alonso un futuro da dirigente
Per l’asturiano, però, le incognite non mancherebbero. E non solo per la sua assenza di ormai due anni dal Mondiale, ma anche per il rischio di accomodarsi su una vettura dalla competitività ancora tutta da dimostrare. La possibilità di andare incontro ad un’altra debacle in stile McLaren, che lo costringa a languire di nuovo mestamente a centro gruppo, è elevata.
Per questo motivo c’è chi ipotizza, come Tuttosport, che nella bozza di accordo presentata dalla Renault ad Alonso per la prossima stagione ci siano anche delle altre clausole pensate per ingolosire il due volte iridato. Come quella che potrebbe mettere in cassaforte il suo futuro a lungo termine, anche una volta appeso il casco al chiodo.
Cosa deciderà Fernando?
Che Nando non ci pensi proprio, ad abbandonare il mondo delle corse, è ormai chiaro. Ma le esperienze al volante, dall’endurance a Indianapolis passando per la Dakar, le ha praticamente vissute già tutte. Dunque, perché non mettersi alla prova in un ruolo ancora diverso, stavolta dall’altra parte della barricata: come team manager?
Sarebbe questa l’idea con cui il marchio transalpino sta tentando il pilota spagnolo. Trascorrere un altro paio di stagioni nell’abitacolo, per poi sedersi alla scrivania, restando legato alla Renault a lungo termine, ma stavolta con addosso non la tuta, bensì l’abito da dirigente. Un’ipotesi che già lo tentò all’epoca del suo secondo ritorno alla McLaren, e che stavolta si potrebbe concretizzare davvero.
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